Rai, Avs dopo l'addio di Lucia Annunziata: "Grave perdita, è iniziata Tele Meloni"
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Rai, Avs dopo l'addio di Lucia Annunziata: "Grave perdita, è iniziata Tele Meloni"

Avs contro il governo Meloni: "Con le nomine alle direzioni delle testate giornalistiche e dei generi parte 'TeleMeloni'. Una Rai disegnata sulla Premier e sui suoi sodali, sempre più ostaggio della maggioranza di turno e poco attenta al pluralismo". 

Rai, Avs dopo l'addio di Lucia Annunziata: "Grave perdita, è iniziata Tele Meloni"
Giorgia Meloni
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25 Maggio 2023 - 16.08


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Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro dell’Alleanza Verdi e Sinistra, componenti della Commissione di Vigilanza sulla Rai, hanno commentato le recenti “dimissioni irrevocabili” di Lucia Annunziata.

«L’addio di Lucia Annunziata dalla Rai è una grave perdita per il servizio pubblico radiotelevisivo. Dopo Fazio anche una professionista seria e competente lascia la più grande azienda culturale del paese lamentando una modalità di intervento che lascia pochi dubbi. Con le nomine alle direzioni delle testate giornalistiche e dei generi parte ‘TeleMeloni’. Una Rai disegnata sulla Premier e sui suoi sodali, sempre più ostaggio della maggioranza di turno e poco attenta al pluralismo». 

«La destra occupa tutto l’occupabile, senza fare prigionieri come dimostra la vicenda Fazio. Già oggi i dati dell’osservatorio di Pavia certificano una larga esposizione delle forze di maggioranza e del governo nei Tg del servizio pubblico. Ai nuovi direttori dei Tg Rai, cui vanno le nostre congratulazioni, chiediamo rispetto del pluralismo, imparzialità e attenzione alla società civile e ai cambiamenti in atto a partire da quelli climatici. Ai direttori dei generi chiediamo di raccontare il paese per quello che è, e non per quello che vorrebbe la destra».

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«Tutta la destra politica esulta per le nuove nomine e per il ritorno del pluralismo. Una mistificazione della realtà, visto che queste nomine, fatte con il bilancino tra le forze di maggioranza, hanno tutto meno che il servizio pubblico come obiettivo. Anche se il problema nasce da lontano, perché neanche i governi di centrosinistra hanno saputo riformare la Rai per levarla dal controllo dei partiti», concludono

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