Def, Braga (Pd): "Governo di incapaci, non vi lasceremo mandare il paese allo sbando"
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Def, Braga (Pd): "Governo di incapaci, non vi lasceremo mandare il paese allo sbando"

Braga (Pd) attacca il governo sulla votazione per il Def: «Un incidente di percorso? Il messaggio è chiaro: non siete pronti, non siete affidabili, non siete nemmeno patrioti». 

Def, Braga (Pd): "Governo di incapaci, non vi lasceremo mandare il paese allo sbando"
Chiara Braga
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28 Aprile 2023 - 11.44


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Il governo ha approvato il Def, ma la terribile figura istituzionale fatta ieri non si cancella. La capogruppo del Pd Chiara Braga ha accusato la destra. «Non ho parole: non è la mia reazione ma quella della premier Meloni costretta a fare i conti con una maggioranza incapace di garantire i numeri necessari ad approvare il Def». 

«Un incidente di percorso? Il messaggio è chiaro: non siete pronti, non siete affidabili, non siete nemmeno patrioti. Alcuni di voi hanno voluto allungare il ponte del 5 aprile, troppo impegnati a festeggiare quella data». 

«Avete sbagliato anche l’unica modifica dell’inserimento del sostegno alle famiglie con figli. Si configura ancora un bonus per una platea molto ristretta e andrà a impattare ancora una volta Avete dato una prova talmente chiara di irresponsabilità che ve ne farete carico. Un manifesto di inadeguatezza che avete mostrato in questi mesi di governo. Un sintomo chiaro di impreparazione e di mancanza di coraggio. Così, mentre avete cancellato opzione donna, rendendo difficile andare in pensione, chi evade la farà franca grazie ai condoni. Il taglio del cuneo fiscale è insufficiente». 

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E sul decreto lavoro: «Passerete il primo maggio chiusi a Palazzo Chigi. Quando sarete lì, pensate ai pensionati che prendete in giro. Vi accanite verso i più fragili della popolazione, cancellando sostegni senza individuarne di nuovi. Il decreto allarga le maglie della precarietà, aumentando le diseguaglianze. Mentre sarete chiusi nel palazzo, noi saremo nelle piazze, al fianco ai lavoratori, nei territori. Noi saremo al fianco dei precari, dei giovani che non riescono a programmare il futuro, ai lavoratori delle aziende in crisi. Si tratta sempre di essere partigiani in qualche modo. Non vi lasceremo colpire il lavoro, non vi lasceremo mandare il paese allo sbando».

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