Migranti, Tajani ammette che per il governo Meloni la 'pacchia' è finita: "Ci hanno lasciati soli..."
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Migranti, Tajani ammette che per il governo Meloni la 'pacchia' è finita: "Ci hanno lasciati soli..."

Mentre Giorgia Meloni proclama inesistenti successi, i migranti arrivano a frotte e il ministro degli Esteri ammette l'isolamento in Europa

Migranti, Tajani ammette che per il governo Meloni la 'pacchia' è finita: "Ci hanno lasciati soli..."
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26 Marzo 2023 - 18.23


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I suoi amici di governo hanno passato gli ultimi anni a chiedere le dimissioni di Luciana Lamorgese od ogni barchino che arrivava. Perfino quando dopo la crisi politica in Tunisia c’è stato un aumento di arrivi se la prendevano con la ministra un giorno sì e un giorno pure.

Ora che gli sbarchi sono aumentati a dismisura cavalcano solo vittimismo e complottiamo pur di non ammettere  di aver preso i voti degli italiani dicendo cose non vere e facendo false promesse.

E così mentre Giorgia Meloni proclama a reti unificate successi inesistenti il povero è costretto ad ammettere la realtà: “Sull’immigrazione «noi ci troviamo ad affrontare un’emergenza spesso da soli, ma da soli non siamo in grado di affrontare una situazione come quella attuale». 

Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani intervenendo alla Scuola politica della Lega in corso a Milano. «Abbiamo 7mila chilometri di coste che rappresentano la frontiera esterna dell’Ue», ha aggiunto” e di migranti ne «stanno arrivando tra i 1000 e i 2000 migranti al giorno, non siamo in grado di accogliere e gestire questi flussi». 

Dobbiamo lavorare con strategia medio-lungo termine, serve un’azione di controllo della frontiera, serve un’azione per bloccare la partenza nei paesi di origine, serve un’azione per far crescere il continente africano e togliere cause dell’immigrazione irregolare”.

 Il governo «sta colpendo molto duramente» l’immigrazione irregolare «ma nello stesso tempo – ha spiegato Tajani – c’è la richiesta di lavoratori, per questo prepareremo un decreto flussi triennale per accogliere in Italia immigrati extraeuropei che possono venire a lavorare nel nostro paese trovando occupazione nell’agricoltura o nell’industria. Siamo in grado di farlo per 80mila l’anno». Per quanto riguarda il tema delle materie prime, dall’estrazione alla coltivazione, dalla lavorazione alla distribuzione, secondo Tajani, «dobbiamo fare accordi con l’Africa e realizzare joint venture, aziende miste italiane, europee ed africane». 

Questo «sarebbe l’unico modo per fare gli interessi dell’Africa, dell’Italia e dell’Europa». «Dobbiamo lavorare molto guardando all’Africa con grande interesse – ha concluso Tajani – con una visione non colonialista ma moderna, favorendo la crescita del continente». 

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