Diritti, Calenda attacca il Pd: "La sua ipocrisia facilita la destra"
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Diritti, Calenda attacca il Pd: "La sua ipocrisia facilita la destra"

Il leader di Azione favorevole ai diritti delle coppie omogenitoriali ma contrario alla pratica dell'utero in affito

Diritti, Calenda attacca il Pd: "La sua ipocrisia facilita la destra"
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24 Marzo 2023 - 09.47


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Anche oggi Calenda attacca il Pd e il motivo è chiaro: la speranza di portare nel cosiddetto Terzo Polo una parte degli ex renziani ancora dentro il partito democratico e quella parte di cattolici democratici che, come Beppe Fioroni che se ne è andato, potrebbero soffrire la linea ‘liberal’ di Elly Schlein e anche una apertura a loro dire eccessiva sui diritti civili.

«È ripartito un assurdo confronto sui `diritti´. Il Governo ha bloccato il certificato di filiazione europeo e accusa l’opposizione di voler legalizzare la Gravidanza per altri (la pratica per cui una donna provvede alla gestazione per conto di una coppia eterosessuale o omosessuale). Il Partito democratico d’altro canto è sceso in piazza, come oramai fa settimanalmente, senza però chiarire il suo pensiero sulla Gpa. Questa ipocrisia facilita il lavoro della destra nella confusione tra Gpa e tutela dei bambini».

Lo scrive il leader di Azione, Carlo Calenda, nella sua newsletter. «La nostra posizione è netta. I figli vanno sempre tutelati, ma la pratica dell’utero in affitto deve rimanere un reato. Non è tollerabile che una donna in condizioni di povertà debba vendere la sua maternità a persone più abbienti di lei, per sopravvivere. Omosessualità o eterosessualità non c’entrano nulla nella discussione riguardante la Gpa, anche perché oggi la stragrande maggioranza dei casi di ricorso alla Gpa riguarda coppie eterosessuali. Trovo perciò assurde, oltre che ripugnanti, le frasi sulla `pedofilia´ o lo `spaccio di bambini´ pronunciate da alcuni `gentiluomini´ di Fratelli D’Italia», aggiunge.

«Alle persone che invocano la libertà assoluta e in ogni circostanza, rispondo che la libertà – sottolinea Calenda – deriva anche dalla condizione economica e sociale. Questa è la ragione per cui non è consentito vendere un rene o ridursi per scelta in schiavitù. Rispetto il desidero di una coppia di diventare genitori biologici, ma un desiderio non si trasforma per definizione in un diritto. Aggiungo che negare il valore della maternità biologica è un errore grave tanto quanto quello di chi riconosce solo la `famiglia naturale´. Occorre invece facilitare le adozioni per le coppie eterosessuali e consentirla per quelle omosessuali alle stesse identiche condizioni».

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