Papa Francesco: "Le mie dimissioni? Solo in caso di grande stanchezza..."
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Papa Francesco: "Le mie dimissioni? Solo in caso di grande stanchezza..."

Papa Francesco, il problema della guerra in Ucraina è legato al ruolo degli «imperi» che ci sono nel mondo, e non solo quello russo. Il Pontefice vorrebbe avere un dialogo con Vladimir Putin, che fino a questo momento ha chiuso le porte.

Papa Francesco: "Le mie dimissioni? Solo in caso di grande stanchezza..."
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10 Marzo 2023 - 10.28


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Papa Francesco è tornato a parlare della guerra in Ucraina, in una lunga intervista a Rsi. Il Pontefice, che ha anche ribadito di voler parlare con Putin, ha toccato anche il tema della fine del suo papato e delle ipotetiche dimissioni.

Secondo Bergoglio, il problema della guerra in Ucraina è legato al ruolo degli «imperi» che ci sono nel mondo, e non solo quello russo. Il Pontefice vorrebbe avere un dialogo con Vladimir Putin, che fino a questo momento ha chiuso le porte. «Gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico. È un uomo colto. Il secondo giorno della guerra sono stato all’ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare. Mi scrisse Lavrov dicendo grazie ma non è il momento. Putin sa che sono a disposizione. Ma lì – sottolinea il Papa nell’intervista alla radio svizzera – ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi di altre parti. Proprio dell’impero è mettere al secondo posto le nazioni». 

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Papa Francesco non pensa alle dimissioni, ma spiega che lo spingerebbe a darle «una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose. Il Pontefice racconta i 10 anni di pontificato e sottolinea che «sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un’umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene». «Mi vergognavo un po’» ad andare in carrozzina, ammette. Da dieci anni non vive più a Buenos Aires. Di quel tempo gli manca «camminare, andare per la strada». Ma sta bene a Roma, «una città unica», seppure le preoccupazioni non mancano. Siamo «in una guerra mondiale», dice. 

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