«Ieri a Cutro si è consumata una messinscena: non si può archiviare in questo modo la tragedia. Non una parola di scuse e neppure la volontà di accertare le responsabilità nei mancati soccorsi ai profughi. Servono risposte chiare e non misure ideologiche o propagandistiche». Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi commenta il Cdm svoltosi ieri a Cutro.
Per Gianni Cuperlo “Vanno a Cutro con il consiglio dei ministri ma evitano di inchinarsi davanti alle bare. Licenziano un decreto che oltre al resto restringe la protezione speciale. Non è un problema politico, o non solo. È che il problema sono proprio loro. Non erano pronti e non lo saranno mai”.
«Una stretta sulle regole, nessuna chiarezza sulle responsabilità della strage e nessuna umanità verso i sopravvissuti e quelli che ancora arriveranno per fuggire da guerre, persecuzioni, carestie. Quella del Governo Meloni a Cutro è stato un viaggio indifferente alla sofferenza» ha ribadito su twitter Graziano Delrio.
“Ieri il governo, guidato dalla prima donna presidente del Consiglio, si è fermato a Cutro”. Lo ha scritto sui suoi profili social l`eurodeputata del Pd Alessandra Moretti.
“In una trasferta shakespeariana – ha aggiunto – dove i fantasmi delle bare bianche inseguivano Giorgia Meloni nelle domande schivate dei giornalisti. Ci ha deluse la premier, che non è andata da mamma sul luogo della strage ma da capo di una maggioranza litigiosa senza affermare quella posizione di comando che ci attendevamo e che era propria del suo mandato: l`hanno votata per stare un passo davanti ai suoi alleati, dove lei ha sempre detto di voler stare. Meloni può e deve essere molto di più di Salvini, ieri ha invece ceduto alla propaganda leghista sui migranti”.
“In questa triste vicenda a chi governa è mancata del tutto la gravitas, che è politica, che non è burocrazia, non è stato di polizia che si limita ad inasprire le leggi contro gli scafisti. Nessuna spiegazione sul perché quel barcone sovraccarico non è stato soccorso, nessuna responsabilità assunta ma sempre e solo la tecnica dello scaricabarile. Con le sanzioni non si può vietare a una madre di portare suo figlio verso una vita migliore, così come è da ipocriti pensare che chi scappa dai lager libici sia intimorito da qualche schiamazzo propagandista. Questo Meloni lo dovrebbe sapere come lo sappiamo tutte”, ha concluso Moretti.
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