Picierno: "Nel Pd voglia di cambiamento, Elly Schlein è stata più brava a rappresentarlo"
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Picierno: "Nel Pd voglia di cambiamento, Elly Schlein è stata più brava a rappresentarlo"

Pina Picierno parla delle primarie del Partito Democratico e spiega perché ha prevalso Elly Schlein. Ma tutti a lavorare insieme

Picierno: "Nel Pd voglia di cambiamento, Elly Schlein è stata più brava a rappresentarlo"
Pina Picierno
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7 Marzo 2023 - 18.17


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Partito Democratico, verso la ripresa o il declino definitivo non capovolto? Il congresso del Pd è stato un congresso vero, dove si sono confrontate con lealtà e chiarezza due opzioni politiche.

Lo ha detto la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno (Pd), nel corso della presentazione del libro di Lucia Annunziata, «L’Inquilino», al Parlamento europeo di Bruxelles. Picierno ha sostenuto Stefano Bonaccini.

«Penso che costituisca una novità fondamentale, perché anche chi ha sostenuto l’altra mozione ha dato disponibilità convinta a dare una mano», ha affermato Picierno. «C’è’ in campo una nuova generazione. Molti militanti, in questi anni, hanno subito il clima che si generava dopo il congresso, come una maledizione. Era un eterno ripetersi. Questa volta, si darà una mano, perché in gioco c’è la sopravvivenza del Pd», ha dichiarato.

«Se dovesse fallire Elly Schlein, si rischia di far fallire il progetto del Pd. E questo è un rischio che nessuno di noi si vuole e si può permettere. L’unità si valuta anche dalla capacità e dalla volontà di rappresentare e far vivere il pluralismo di un partito, che nel Pd deve vivere», ha proseguito Picierno.

Leggi anche:  Europee, Bettini (Pd): "Elly Schlein è una candidatura prestigiosa, come quelle di Annunziata e Tarquinio"

«Questo è nella responsabilità della segretaria eletta, e resto convinta che abbia prevalso un’enorme voglia di cambiamento. Ha prevalso chi è stato più bravo a rappresentarlo, e Elly è stata più brava. Il cambiamento, però credo che debba essere popolare, nel senso che dobbiamo avere il consenso popolare per offrire una serie di proposte chiare che il partito deve offrire al Paese», ha poi aggiunto.

«Riformismo è una bella parola, che il Pd deve esibire con orgoglio. Una parola che si è ammalata, perché non abbiamo saputo curarla e che abbiamo usato, per esempio, per giustificare i tagli alla spesa sociale invece che raccontare un funzionamento migliore dello Stato. Ma rimane una parola che deve essere propria del vocabolario di un partito che vuole definirsi progressista», ha concluso

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