Domenica si vota alle primarie per il Pd: che succederà? «Il giorno dopo le primarie, sperando di vincere, tutti saremo chiamati a lavorare insieme per rilanciare il partito. Con tutti i candidati, anche Cuperlo e De Micheli. Io, a differenza di altri, non tiro nessuno per la giacchetta e non accetto l’idea che le donne siano condannate a essere vice. E’ finito il tempo del partito patriarcale che dice alle donne dove devono stare».
Lo ha detto Elly Schlein a Agorà, su Raitre, a proposito del ticket.
«Non mi interessano i ticket decisi a tavolino precedentemente, io corro per vincere e mi auguro che nessuno abbia l’idea di non lavorare insieme dal giorno dopo. Le forme e i modi di una collaborazione li valuteremo dal giorno dopo», ha aggiunto la candidata alla segreteria del Pd.
All’assemblea nazionale 2/3 delle donne capolista
Ha aggiunto Elly Schlein: «Il cambiamento non si annuncia, si pratica. Abbiamo presentato ieri sera le liste per l’Assemblea Nazionale, per il nuovo gruppo dirigente del Pd, e ho il piacere di annunciare che in tutti gli oltre 90 collegi d’italia a capolista ci sono donne e giovani. Ci sono 67 capoliste donne, è la prima volta che accade».
«Per me è un risultato fondamentale, vogliamo una classe dirigente fatta soprattutto di donne e giovani, schiacciati negli scorsi anni da logiche di cooptazione. Mi tengo stretta la mia libertà e la mia autonomia che mi ha permesso di sopravvivere in politica proprio a quelle logiche di cooptazione. Serve cambiare tutto, perché altrimenti il partito non ha futuro», ha aggiunto Schlein.
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