Fascisti, una donna presa a calci e pugni da 5 militanti e lasciata in un lago di sangue per un manifesto
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Fascisti, una donna presa a calci e pugni da 5 militanti e lasciata in un lago di sangue per un manifesto

Bracciano, una donna di 39 anni è stata presa a calci e pugni in pieno giorno da cinque militanti di Casapound, quattro uomini e una donna. Stava staccando un manifesto con una croce celtica.

Fascisti, una donna presa a calci e pugni da 5 militanti e lasciata in un lago di sangue per un manifesto
Lo stabile occupato da CasaPound
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21 Febbraio 2023 - 11.44


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A Bracciano, provincia di Roma, una donna di 39 anni è stata presa a calci e pugni in pieno giorno da cinque militanti di Casapound, quattro uomini e una donna, tutti di età compresa tra 25 e 30 anni. La vittima stava staccando un manifesto con una croce celtica, che commemorava i fatti di Acca Larenzia, dalla pensilina di una fermata d’autobus.

Il fatto è accaduto il 15 febbraio scorso, ma è stato reso noto soltanto il 20 febbraio. La donna si è rimessa in piedi mentre si trovava in un lago di sangue, dopo il trasporto in ospedale ha sporto denuncia ma ha preferito rimanere anonima.

L’Anpi e le altre associazioni antifasciste hanno deciso di riunirsi nelle prossime ore per decidere una linea comune come reazione al pestaggio. Intanto la Cgil di Civitavecchia Roma nord Viterbo ha pubblicato un comunicato nel quale esprime “solidarietà alla donna di 39 anni aggredita brutalmente con calci e pugni a Bracciano da un gruppo di militanti di Casapound mentre cercava di staccare una croce celtica. La donna, ricoverata in ospedale, è stata poi dimessa con dieci giorni di prognosi.

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La Cgil – continua la nota firmata dalla segretaria generale, Stefania Pomante – rifiuta qualsiasi forma di violenza e condanna fermamente quanto accaduto a Bracciano”. 

“Questa azione brutale non è un caso isolato: in questi giorni registriamo diversi casi di aggressioni violente riconducibili a una matrice estremista di destra. Riteniamo molto grave il clima di intolleranza, di violenza, di brutalità e lo stato di tensione che gruppi neofascisti stanno riproponendo. Ribadiamo quindi la nostra solidarietà senza alcuna riserva alle vittime di tali vili agguati ribadendo con forza che non è accettabile che vengano reiterati e tollerati atti violenti, aggressioni brutali e intimidazioni da parte di gruppi neofascisti”.

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