Congedo mestruale per lavoratrici e studentesse: ecco la proposta di legge di Avs
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Congedo mestruale per lavoratrici e studentesse: ecco la proposta di legge di Avs

Congedo mestruale, Piccolotti (Avs): "Rispediamo al mittente il benaltrismo perché per le donne questa è una delle priorità. Se gli uomini avessero avuto il ciclo questa legge sarebbe stata approvata da tempo".

Congedo mestruale per lavoratrici e studentesse: ecco la proposta di legge di Avs
Elisabetta Piccolotti di Avs
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21 Febbraio 2023 - 15.14


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Congedo mestruale per lavoratrici e studentesse, seguendo l’esempio di altri paesi come Giappone e Corea del Sud. È questa la proposta del gruppo parlamentare Alleanza Verdi-Sinistra, a prima firma della deputata Elisabetta Piccolotti, presentata in conferenza stampa alla Camera, che si propone nel corso del suo iter di raccogliere consensi trasversali.

Il progetto di legge è composto da tre articoli: il primo chiede l’introduzione di un congedo mestruale di due giorni al mese (il picco del ciclo, in cui la dismenorrea, vale a dire il dolore mestruale acuto è più intenso) per le studentesse, dietro presentazione di un certificato medico e della giustificazione dei genitori se minorenne. Il secondo articolo riguarda le lavoratrici e introduce, parimenti alle scuole, un congedo mestruale di due giorni al mese al 100 per cento dell’indennità lavorativa. Il terzo e ultimo articolo prevede la distribuzione gratuita dei contraccettivi ormonali come fattore per contrastare i disturbi dei cicli dolorosi e irregolari.

«È paradossale – ha sottolineato Piccolotti – che quando si presentano queste leggi la risposta sia sempre che non è la priorità. Rispediamo al mittente il benaltrismo perché per le donne questa è una delle priorità. Se gli uomini avessero avuto il ciclo questa legge sarebbe stata approvata da tempo. A un po’ di mesi dall’insediamento della prima presidente del consiglio donna – ha aggiunto – non abbiamo visto alcun provvedimento sui diritti delle donne. Abbiamo visto solo la cancellazione di opzione donna». Per la capogruppo Luana Zanella «le donne non possono essere curate sulla misura neutra del maschio medio, su cui si fa ricerca medica. È una contraddizione in termini. Questa proposta apre un nuovo orizzonte di ragionamento».

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