Calenda attacca ancora il Pd: "Andare sempre con M5s è la sua morte"
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Calenda attacca ancora il Pd: "Andare sempre con M5s è la sua morte"

Il leader del Terzo Polo e segretario di Azione, Carlo Calenda, attacca ancora il Pd accusandolo di avere un rapporto preferenziale con M5s

Calenda attacca ancora il Pd: "Andare sempre con M5s è la sua morte"
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9 Febbraio 2023 - 22.52


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Anche oggi Calenda si è occupato del Partito democratico che è un po’ la sua ossessione. “Il Pd preferisce sempre andare coi Cinque stelle, è la loro maledizione, anche dove i Cinque stelle non contano niente».

Così il leader del Terzo Polo e segretario di Azione, Carlo Calenda, a margine di un appuntamento elettorale nel comune milanese di Cinisello Balsamo, ha commentato la scelta dei candidati alla segreteria del Pd di partecipare domani all’evento di chiusura della campagna del candidato in Lombardia Pierfrancesco Majorino, che corre anche con l’appoggio del Movimento cinque stelle, e non all’evento del candidato in Lazio, Alessio D’Amato, appoggiato anche dal Terzo Polo

«Il voto per Majorino – ha continuato Calenda – è un voto pericoloso, e non lo dico per Majorino, che è molto di sinistra e abbiamo idee molto diverse, ma perché portarsi dietro i Cinque stelle vuol dire non riuscire a fare nulla, e nonostante questo i candidati del Pd corrono dai Cinque stelle come correranno dopo l’elezione del segretario dai Cinque stelle. È la morte del Pd».

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Quanto alla segreteria del Pd, anche in vista di una possibile interlocuzione, Calenda ha commentato: «Certo, con Bonaccini abbiamo molte più cose in comune della Shlein, ma il problema è che hanno metà del Pd che vuole allearsi con noi e metà coi Cinque stelle. Non credo proprio» ci sia il rischio che Stefano Bonaccini limiti una espansione dell’elettorato del Terzo Polo.

«Ormai penso il nostro elettorato sia molto diverso di quello rimasto nel Pd. Purtroppo, perché non mi sono mai augurato la fine del Pd, lì dentro c’è una frattura insanabile. Puoi essere pro e contro i termovalorizzatori, rigassificatori, Reddito di cittadinanza, gli investimenti ma – ha concluso – non funziona così la vita, perché non puoi governare. E siccome la politica non è un gioco di società ma serve a determinare chi governa, se non sei in grado di governare non servi a niente».

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