Conte (M5s) boccia il governo: "La luna di miele è finita, hanno tradito gli elettori"
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Conte (M5s) boccia il governo: "La luna di miele è finita, hanno tradito gli elettori"

Giuseppe Conte boccia il governo Meloni: «Coerenza e coraggio. Sono le due parole mancanti nell'agenda Meloni dopo appena 100 giorni dall’insediamento. Così si tradiscono sia gli elettori che l'interesse nazionale».

Conte (M5s) boccia il governo: "La luna di miele è finita, hanno tradito gli elettori"
Giuseppe Conte a Piazza Santi Apostoli.
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30 Gennaio 2023 - 10.48


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Giuseppe Conte, sulle colonne de Il Foglio, ha stilato un suo personale bilancio dei primi 100 giorni del governo Meloni. Secondo l’ex presidente del Consiglio, il bilancio è pesantemente insufficiente e la tendenza non è certo incoraggiante per il Paese.

«Coerenza e coraggio. Sono le due parole mancanti nell’agenda Meloni dopo appena 100 giorni dall’insediamento. Governare non è facile, certo, ma se ripenso all’inizio della mia prima esperienza a palazzo Chigi mi torna in mente la grande volontà di cambiare le cose, rimuovere le incrostazioni, rispettare gli impegni presi con i cittadini: erano i giorni di reddito di cittadinanza, dello `Spazzacorrotti´, del decreto Dignità per contrastare il precariato, del confronto a testa alta in Europa per dire basta all’austerità». 

«Qui invece la tradizionale luna di miele dei primi giorni è finita ancor prima di iniziare: le promesse fatte in campagna elettorale da Giorgia Meloni si sono disciolte come neve al sole. L’aumento delle pensioni si è trasformato in un taglio delle rivalutazioni degli assegni pensionistici per il ceto medio; le carezze al settore edile in un taglio al superbonus; il blocco navale in un record di sbarchi rispetto agli anni precedenti; il taglio delle accise sulla benzina in un taglio agli aiuti ai cittadini sul carovita; il no alle trivelle un sì convinto nel giro di una settimana». 

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«Dallo slogan `con noi la pacchia e´ finita per l’Europà si è passati, come nulla fosse, agli applausi alla Meloni da parte dei falchi europei dell’austerità, quegli stessi falchi che lei fino a un attimo prima di formare il governo attaccava». 

«Allo stesso modo, non c’è traccia dei `1.000 euro con un click´ promessi in pandemia da Meloni che oggi invece usa il pugno duro contro chi è in difficoltà e contro oltre 600 mila cittadini `colpevoli´ di aver perso il lavoro. In questi primi 100 giorni sorridono in pochi: i dirigenti dei club di serie A che possono spalmare i loro debiti; evasori, corrotti e corruttori che potranno andare in giro con 5 mila euro in contanti; i colletti bianchi che si sono piegati al malaffare, fra scarcerazioni e benefici penitenziari. Non sorride invece l’Italia in Europa, che su guerra e energia non tocca palla a Bruxelles e recita la parte del comprimario, dello yes man che non cambia segno alla storia, sul negoziato di pace e su interventi massici per l’emergenza economica a favore di famiglie e imprese. Così si tradiscono sia gli elettori che l’interesse nazionale».

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