Bonaccini ha scelto Pina Picerno come partner nella sua campagna congressuale. «Quando dico che il Pd deve essere un partito popolare e da combattimento, per noi significa essere un’organizzazione politica che si relaziona quotidianamente con la rete associativa presente nella società: che collabora con le associazioni rispettandone l’autonomia – che non deve mai essere distanza – e che promuove occasioni di confronto e collaborazione con esse».
Così il candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, nel corso di un evento al Teatro Vascello di Roma a cui partecipa anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno.
«Se penso ai temi della legalità e della lotta alle mafie disponiamo di un tessuto associativo radicato nel territorio che considero una ricchezza per il nostro Paese. Costruire e rafforzare sinergie con questi mondi è non solo un modo per dire da che parte si sta, ma una leva essenziale per portare poi nelle istituzioni le istanze della società e, viceversa, per avere le associazioni al fianco delle istituzioni nella battaglia per la legalità», ha aggiunto.
Pd: Bonaccini, utili anche tornando in panchina dopo vertici
«Si può essere utili anche tornando in panchina dopo essere stati ai massimi livelli, perché c’è anche tanta gente, nel Pd, che dà una mano da decenni senza mai aver chiesto nulla».
«Se divento segretario garantisco che se non riusciremo a cambiare la legge elettorale, voluta anche dal Pd e secondo me fu un errore, allora garantisco le primarie per la gran parte dei candidati e delle candidate del Pd. Non succeda mai più che candidati e candidati non siano gente che vive e si impegna in quei territori».