Nella Lega si apre la crisi di Salvini, Grimoldi: "Basta con l'uomo solo al comando"
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Nella Lega si apre la crisi di Salvini, Grimoldi: "Basta con l'uomo solo al comando"

Grimoldi: "Non è possibile che in un movimento autonomista tutte le decisioni vengano prese dal centro. Vorrei capire perché i veneti non possano scegliersi il segretario e lo stesso dicasi per altri. C'è un problema reale di rappresentanza".

Nella Lega si apre la crisi di Salvini, Grimoldi: "Basta con l'uomo solo al comando"
Paolo Grimoldi della Lega.
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4 Ottobre 2022 - 10.55


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Il risultato della Lega alle ultime elezioni ha aperto un inevitabile fronte avverso a Matteo Salvini che, nonostante continui con il suo atteggiamento apparentemente noncurante, è in grave difficoltà all’interno del suo stesso partito. Di questo ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera l’ex segretario lombardo della Lega, Paolo Grimoldi, in merito alla nascita del Comitato Nord. «Bossi ha cominciato a chiamarmi a metà agosto. Ci siamo sentiti molte volte e abbiamo condiviso la preoccupazione sulla deriva centralista che stava prendendo il partito. Poi stamattina (ieri, ndr) Umberto mi ha chiamato a Gemonio e mi ha affidato il compito di gestire gli aspetti organizzativi».

Per Grimoldi «non è possibile che in un movimento autonomista tutte le decisioni vengano prese dal centro. Vorrei capire perché i veneti non possano scegliersi il segretario e lo stesso dicasi per altri. C’è un problema reale di rappresentanza democratica e di rappresentatività dei territori. Non è una banalità». E alla domanda «Di chi è la responsabilità?», risponde: «Dei vertici della Lega». «È normale che in campagna elettorale abbiamo parlato del ponte sullo Stretto di Messina e abbiamo trascurato la Pedemontana veneta? È accettabile che votiamo il reddito di cittadinanza e non diamo risposta ai pensionati del Nord? Io sono entrato nella Lega per ragioni diverse da quelle che ho sentito negli ultimi tempi», prosegue Grimoldi, per il quale «Salvini cambierà idea. La Lega non è «un uomo solo al comando. È un comunità che discute e si confronta. E sa correggere i suoi errori».

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