Giorgia Meloni e il simil governo Draghi: "Nessun inciucio, bisogna fare presto"
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Giorgia Meloni e il simil governo Draghi: "Nessun inciucio, bisogna fare presto"

Giorgia Meloni, dopo la vittoria alle elezioni del 25 settembre, sta sondando il terreno tra gli uomini del centrodestra per formare il governo. Ma i tanti tecnici contattati e i contatti con Draghi, hanno fatto storcere il naso nella sua coalizione.

Giorgia Meloni e il simil governo Draghi: "Nessun inciucio, bisogna fare presto"
Giorgia Meloni
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4 Ottobre 2022 - 09.15


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Giorgia Meloni è al lavoro per formare il governo, un’azione che sta incontrando non poche difficoltà interne, soprattutto dal punto di vista dell’aderenza con la linea già tracciata dal governo Draghi. “Bisogna fare presto, ci sono troppe scadenze importanti”, ha affermato la leader del partito lasciando la Camera. “Io draghiana? Nessun inciucio, transizione ordinata”, precisa. E sul centrodestra unito alle consultazioni, ha risposto: “Ragionevolmente lo sarà, ma non ci siamo ancora interrogati su questo punto”.

“Io sono un po’ incuriosita dalle ricostruzioni che leggo la mattina, forse ci sono poche informazioni e bisogna riempire. Leggo che Meloni è diventata draghiana: io penso che persone normali, che cercano di organizzare una transizione ordinata nel rispetto delle istituzioni, fanno una cosa normale” a confrontarsi, “non è che diventa che stai a fare un inciucio. Non capisco le ricostruzioni, non è questione di divergenze”, ha aggiunto la leader di Fdi, lasciando gli uffici della Camera.

“C’è la questione energetica, che per me è la più preoccupante, c’è il governo che sta lavorando in Europa in una trattativa che voi sapete essere molto complessa. Sono stata tra le prime a sostenere il price cap, è normale – ribadisce Meloni – che io senta il ministro Cingolani per sapere come stanno andando le trattative e per regolarmi, eventualmente, su che cosa poi serva di quello che possiamo fare noi. E` normale che ci si parli, non c’è divergenza. La divergenza mi pare piuttosto in seno ad alcune scelte europee che si stanno consumando, però posso solo seguire per cercare di capire poi qual è la parte che possiamo aggiungere noi rispetto a quello che sta accadendo in Europa, ma è normale farlo con chi sta affrontando la trattativa”.

“Cerchiamo di capire quando” saranno le consultazioni, “l’unica cosa secondo me è che, comunque vada, bisogna fare presto, ci sono troppe scadenze importanti”, ha concluso.

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