Meloni alla Coldiretti: "Non vogliamo disturbare chi produce, modifichiamo il rapporto Stato-Imprese"
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Meloni alla Coldiretti: "Non vogliamo disturbare chi produce, modifichiamo il rapporto Stato-Imprese"

Giorgia Meloni ha parlato a Milano, dal Villaggio Coldiretti, tracciando gli obiettivi del suo prossimo governo dal punto di vista delle imprese e delle industrie. "Lo Stato non vi deve disturbare".

Meloni alla Coldiretti: "Non vogliamo disturbare chi produce, modifichiamo il rapporto Stato-Imprese"
Giorgia Meloni al Villaggio Coldiretti
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1 Ottobre 2022 - 16.28


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Giorgia Meloni ha parlato a Milano dal Villaggio Coldiretti, spiegando alla platea presente quello che sarà l’indirizzo del proprio governo per quel che riguarda le industrie. Lo Stato non deve “disturbare chi produce” ha detto la leader di Fratelli d’Italia, spiegando che “la ricchezza la fanno i lavoratori e le imprese, lo Stato deve metterli in grado di produrla. Abbiamo fatto la campagna elettorale dicendo che ci saremmo dati come grande obiettivo quello di modificare il rapporto Stato-cittadini e Stato-imprese”.

“Vogliamo restituire una strategia industriale a questa nazione, che da tempo non l’ha avuta” e promette: “Sapete che in questi giorni ho scelto di limitare le uscite pubbliche per dedicarmi anima e corpo ad affrontare i dossier più urgenti. Se saremo chiamati a governare questa nazione, è chiaro da subito che abbiamo in mente di dare risposte efficaci e immediate ai principali problemi”. 

“L’Italia – avverte – deve tornare alla difesa del suo interesse per trovare soluzioni comuni”. Affrontando il nodo del caro-gas chiarisce: “Il tema non è come compensare la speculazione sul gas, ma come fermarla”. E sintetizza la sua idea di governo ribadendo un concetto di fondo: “Non faremo da soli, coinvolgeremo i corpi intermedi”. E aggiunge che “bisogna controllare le catene di approvvigionamento per essere padroni del proprio destino”. 

“Sto seguendo il lavoro del governo  uscente, confido che ci siano e che ci saranno i margini per mettere a punto una soluzione che comunque vada impatterà sui costi energetici tra qualche mese. Il lavoro che va fatto in queste ore è per capire come possiamo intanto intervenire sui costi energetici di questo autunno, non ci possiamo permettere di andare avanti come in questi mesi. Penso che questa sia la responsabilità prioritaria del futuro governo e su questo siamo impegnati a lavorare”. 

Sulla tutela ambientale spiega: “Sull’agroalimentare ci sono tre grandi questioni, la prima è la sostenibilità ambientale, sociale ed economica: vogliamo difendere l’ambiente con l’uomo dentro. Il tema della protezione è la seconda questione, cioè qualità, difesa del marchio e delle filiere. La sovranità alimentare è la terza questione, ed è centrale: ci hanno raccontato che il libero commercio senza regole ci avrebbe reso tutti più ricchi, ma non è andata così: la ricchezza è concentrata verso l’alto e ci siamo indeboliti, dipendiamo da tutti per tutto”. 

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