Forza Italia, Tajani parla delle liste: "Anche noi dovremo fare dei sacrifici"
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Forza Italia, Tajani parla delle liste: "Anche noi dovremo fare dei sacrifici"

Tajani: "I numeri sono ridotti rispetto al passato, il taglio dei parlamentari pesa per tutti. Ma troveremo il modo di far sentire ognuno parte della squadra"

Forza Italia, Tajani parla delle liste: "Anche noi dovremo fare dei sacrifici"
Antonio Tajani
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17 Agosto 2022 - 09.52


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Anche Forza Italia, in queste ore, é alle prese con la questione delle candidature. Aspettando la decisione finale di Berlusconi, in un’intervista al Corriere della Sera il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani ha ammesso che saranno fatti sacrifici.

“Sono tutti meritevoli i nostri uscenti, e siamo certi di poter offrire agli elettori liste molto competitive. Certo i numeri sono ridotti rispetto al passato, il taglio dei parlamentari pesa per tutti. Ma troveremo il modo di far sentire ognuno parte della squadra”, ha detto. “Chi ci metterà la faccia anche nelle sfide difficili, sarà sostenuto, valorizzato, sia nella vita del partito che alle amministrative, alle Regionali e alle Europee”.

Sul rispetto degli obblighi internazionali, a partire dall’attuazione del Pnrr, Tajani ha poi rassicurato: “La presenza stessa di FI nella coalizione dà garanzia di un profilo liberale, cristiano, garantista, europeista, atlantico. E la continuità con il Pnrr e con le cose positive fatte dal governo Draghi é fuori discussione. Al più si tratterà di modesti aggiustamenti legati al cambiare delle condizioni”.

Per l’esponente azzurro la polemica circa il simbolo di Fd’I “é la tipica discussione inconcludente da teatrino della politica. Giorgia Meloni non ha nulla a che fare con il fascismo: se così non fosse non potremmo essere alleati”. Infine su Berlusconi “non ha alcuna aspirazione personale, dalla vita ha avuto tutto quello che poteva desiderare, ha rappresentato per 10 anni il nostro Paese come premier, presiedendo per tre volte il G7/G8. Cos’altro potrebbe desiderare? Vuole servire il Paese che ama. é un dovere che sente forte”.

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