Tabacci: "Calenda si impegni a contrastare la destra e non attaccare gli alleati"
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Tabacci: "Calenda si impegni a contrastare la destra e non attaccare gli alleati"

L'esponente centrista Tabacci critica il leader di Azione che con i suoi veti e atteggiamenti rischia di far saltare l'alleanza.

Tabacci: "Calenda si impegni a contrastare la destra e non attaccare gli alleati"
Bruno Tabacci
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6 Agosto 2022 - 10.47


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A destra sono uniti da un patto di potere. Dall’altra parte tutti contro tutti. La coalizione di centrosinistra è «in piena confusione» e «alla mia età posso permettermi di segnalarlo, è un grave errore. Questa coalizione ha la possibilità di esprimere un riferimento convinto nel presidente Draghi, invece si stanno dividendo con un meccanismo autodistruttivo che lascia senza parole».

Lo dice Bruno Tabacci, per il quale «è evidente» che con veti e attacchi reciproci la coalizione salta: «Calenda, un istante dopo aver siglato l’accordo elettorale con il Pd, ha detto che da quel momento in poi avrebbe attaccato solo la destra. Invece non è così. Ha tante energie, le dedichi a contrastare gli avversari nell’altro campo».

Gli viene chiesto se sospetta che Calenda si sia pentito e voglia tornare al progetto del Terzo polo centrista. «Mi limito a osservare – risponde – che così non si fa la coalizione, ma la si distrugge. Ed è una cosa che mi addolora».

Secondo Tabacci, inoltre, escludere i leader dai collegi uninominali è un errore: «Da un punto di vista della tecnica elettorale e della sostanza politica i collegi uninominali sono il paradigma di una coalizione» e «se viene negato (com’è avvenuto) ai leader di candidarsi nei collegi uninominali, di fatto la coalizione non c’è». «Mi trovo in grave disagio – conclude – avevo pensato che queste elezioni fossero contendibili grazie a una alleanza larga che facesse riferimento a Draghi. Potrebbero esserlo ancora, ma serve subito un’inversione di tendenza».  

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