Elezioni, Fratoianni contro Calenda: "Fa campagna elettorale per noi, lo ringrazio"
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Elezioni, Fratoianni contro Calenda: "Fa campagna elettorale per noi, lo ringrazio"

"Calenda mi sembra sovradimensionato nell'espressione del suo ego quotidiano. Lo ringrazio perché sta costruendo una gratuita campagna elettorale per noi", in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre.

Elezioni, Fratoianni contro Calenda: "Fa campagna elettorale per noi, lo ringrazio"
Nicola Fratoianni
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4 Agosto 2022 - 12.13


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Prosegue la sfida a distanza nella coalizione di centro sinistra tra Calenda e l’accoppiata Sinistra-Verdi. In un intervento ad Agorà Estate, Nicola Fratoianni ha parlato del leader di Azione.

Calenda mi sembra sovradimensionato nell’espressione del suo ego quotidiano. Lo ringrazio perché sta costruendo una gratuita campagna elettorale per noi”, in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre.

“L’unica cosa che a noi è difficile imputare è la ricerca dei posti. Con il governo Draghi – aggiunge Fratoianni – avremmo avuto un’autostrada, di proposte di offerte ne abbiamo ricevute. Io credo che ai cittadini sia necessario dare qualche risposta. C’è un disagio nell’elettorato di centrosinistra, possono scrivere quello che vogliono tra loro, ma questo non impegna me. Io credo che l’elettorato di centrosinistra voglia sentirsi dire qualcosa di diverso: come si risolve il dramma della disuguaglianza? Si può chiedere qualcosa in più alle grande ricchezze?”.

Il leader di Sinistra italiana spiega poi di aver “votato contro la ratifica all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato” perché “non ho sentito una parola sul popolo curdo”. “Trovo indecente e anche un po’ umiliante – dice – che in un grande paese come il nostro, di fronte a quell’accordo che legittimamente Finlandia e Svezia hanno chiesto perché si sono spaventati, nessuno, da Draghi in poi, abbia avuto la forza di alzarsi in piedi e di dire: ‘facciamolo ma poniamo una condizione alla Turchia’. 

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Nessuno – prosegue – può scambiare la legittima richiesta di due paesi con la libertà, la vita e la dignità di un popolo intero, quello curdo, che da anni è vittima di una persecuzione, di una mattanza. Per questo avremmo dovuto dire qualche parola di più e chiedere delle condizioni a Erdogan. Il mio voto contrario è perché abbiamo taciuto”.

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