Zingaretti: "Conte non è più un punto di riferimento dei progressisti"
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Zingaretti: "Conte non è più un punto di riferimento dei progressisti"

L'ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti, parlando a Metropolis e ripreso da La Stampa, che aggiunge: «Che ora sia punto di riferimento, mi pare una cosa superata

Zingaretti: "Conte non è più un punto di riferimento dei progressisti"
Zingaretti e Giuseppe Conte
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9 Luglio 2022 - 11.08


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Un’autocritica. Conte punto di riferimento dei progressisti? «Lo dissi in un momento particolare: all’indomani dell’elezione di Conte a premier di una nuova alleanza. E si ricordi che io ero quello che più si era battuto contro questa ipotesi, sostenendo che bisognava avere una netta discontinuità. Poi, grazie a un’iniziativa Di Maio e di Renzi, si decise di continuare con Conte premier. Quindi dissi che era punto di riferimento di una nuova coalizione di governo. Era una constatazione, ma anche il rifiuto di una furbizia: far assumere a una persona delle responsabilità, e poi dal giorno dopo iniziare a logorarla». 

Così il presidente della Regione Lazio ed ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti, parlando a Metropolis e ripreso da La Stampa, che aggiunge: «Che ora sia punto di riferimento, mi pare una cosa superata. Un dato di fatto, non un giudizio».

Il campo largo

 Il campo largo «deve fondarsi su un’idea di futuro. Su questo ho scritto un articolo. Le alleanze ci vogliono, soprattutto in un sistema maggioritario, perché se non sei alleato fai vincere gli avversari. Il campo va costruito però su un’idea di Paese. Abbiamo una bella Costituzione, ma molti di quei diritti oggi non sono attuati o non lo sono pienamente». 

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Ha aggiunto Zingaretti: «dovremo costruire un campo di forze politiche e sociali, di sindaci e di amministratori, che si ritrovi nel 2023 per affermare quei valori e per combattere una bella campagna elettorale. Le persone andranno a votare se capiranno quali sono le nostre idee e qual è la differenza con quelle degli altri. Se lo facciamo con passione – ha aggiunto – potremo anche risvegliare l’attenzione di tanti che non ci credono più e che restano a casa per le elezioni»

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