Ucraina, Zelensky parla al Parlamento italiano: "Mariupol rasa al suolo, grande come la vostra Genova"
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Ucraina, Zelensky parla al Parlamento italiano: "Mariupol rasa al suolo, grande come la vostra Genova"

Alcuni diserteranno la seduta in aula come i parlamentari di Aletrnativa. C'è chi, come Bianca Laura Granato (Misto), ha chiesto un intervento anche di Putin

Ucraina, Zelensky parla al Parlamento italiano: "Mariupol rasa al suolo, grande come la vostra Genova"
Zelensky alla Camera italiana
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22 Marzo 2022 - 11.34


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Una standing ovation dei parlamentari italiani accoglie l’immagine in diretta proiettata sui video dell’Aula della Camera del presidemte ucraino Zelensky.

“Intendiamo testimoniare nel modo più solenne la vicinanza e il sostegno di tutto il Parlamento e del popolo italiano all’Ucraina e alle sue libere istituzioni democratiche a fronte dell’ingiustificabile attacco da parte della Federazione russa. E ci uniamo, in una ideale catena di solidarietà, ai parlamenti di altri Paesi innanzi ai quali lei è già intervenuto”, ha detto il Presidente della Camera, Roberto Fico.

“Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A papa Francesco “io ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito”, ha detto il presidente ucraino ricordando quanto l’Ucraina ha visto il “male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue”. “Italia ha aperto il cuore e le porte” all’Ucraina. “Siamo al vostro fianco insieme all’Ue per contrastare la prosecuzione del conflitto”, ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Rivolta a Zelensky, Casellati ha aggiunto: “Confidiamo nell’efficacia del sostegno internazionale offerto al suo paese e incoraggiamo lo sforzo incessante della diplomazia”.

“L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata”. Così il presidente ucraina Volodymyr Zelensky in collegamento con la Camera dei deputati. “Una settimana fa ho parlato ad un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di portare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi, ora sono ora 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento con la Camera dei deputati.

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“La resistenza” di “tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica”, ha detto il premier Mario Draghi in occasione del videoincontro alla Camera con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ukrainian President Volodymyr Zelensky addresses members of the Italian Parliament via video conference during an extraordinary Plenary session debating on the ‘Russian aggression against Ukraine’ at the Italian Parliament in Rome, Italy, 22 March 2022. ANSA/ Roberto Monaldo / LaPresse POOL

I parlamentari di Alternativa, gruppo nato dai fuoriusciti del Movimento, annunciano che non parteciperanno alla seduta con Zelensky, definita “una forzatura” e “un’operazione di marketing”. “Essere solidali” nei confronti dell’Ucraina “non significa dover assecondare una propaganda mirata ad alzare il tiro su richieste incessanti di interventi bellici come la no fly zone o l’invio di truppe che comporterebbero per l’Italia e l’Europa l’ingresso ufficiale in un conflitto mondiale”, la loro posizione. Nella galassia degli ex pentastellati le assenze non si fermano qui.

Il senatore Nicola Morra, spiega che domani sarà “fuori per lavoro”. Ancora incerti i colleghi Elio Lannutti e Paola Nugnes. Emanuele Dessì, ora nel Partito Comunista, diserterà il collegamento, come pure dovrebbe fare Gianluigi Paragone che ha fondato Italexit. C’è poi Bianca Laura Granato (Misto), finita nell’occhio del ciclone per aver sostenuto la necessità di far intervenire in collegamento con il Parlamento italiano anche Vladimir Putin. Alla Camera è diversificata la posizione di FacciamoEco che lascia agli iscritti la facoltà di decidere in autonomia. Andrea Cecconi, per esempio, ha deciso di non andare in Aula.

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Nel M5s non ci saranno la deputata Enrica Segneri, Davide Serritella (“per altri impegni fissati da tempo”) e Vincenzo Presutto. Quest’ultimo spiega di essere “favorevole” all’intervento di Zelensky, ma di non poter partecipare per questioni organizzative. Potrebbero esserci “parecchie assenze” dello stesso tipo, la sua previsione. Almeno un altro paio, dicono i bene informati. “Bene ascoltare Zelensky, ma bisogna sempre esercitare, a livello internazionale, una pressione costante per una soluzione”, la posizione del leader Giuseppe Conte.

Nella Lega, che si annuncia presente in blocco insieme al leader Matteo Salvini, potrebbero mancare un paio di eletti tra cui il senatore Simone Pillon: è in missione a Londra ma ha espresso anche “forti perplessità” sull’evento. In FI vengono dati come assenti Veronica Giannone e Matteo Dall’Osso: “Posizioni personali”, commentano dal gruppo. Non dovrebbero esserci distinguo in FdI, che ascolterà l’intervento del presidente ucraino. Così come i dem al seguito del segretario Enrico Letta.

Ci saranno e definiscono “grave” la mancata partecipazione alla seduta di alcuni parlamentari: “Certificano una vicinanza politica a chi sta devastando l’Ucraina”, punta il dito la deputata Alessia Rotta. In LeU si preannunciano tutti presenti. In Sinistra Italiana, il segretario Nicola Fratoianni sarà a Montecitorio ma ribadisce che “la scelta di inviare armi da parte del nostro Paese” è stato un “errore”. Dopo i brevi interventi dei presidenti di Camera e Senato, parlerà anche il premier Draghi. Che il giorno dopo sarà di nuovo a Montecitorio e a Palazzo Madama per le comunicazioni in vista del prossimo consiglio europeo, un appuntamento cruciale che – nell’ambito del conflitto in corso – determinerà le prossime mosse dell’Ue sul fronte umanitario, sanzionatorio ed energetico.

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