Boccia: "Centrodestra in decomposizione, Pd e M5s di Conte stanno facendo un percorso comune"
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Boccia: "Centrodestra in decomposizione, Pd e M5s di Conte stanno facendo un percorso comune"

L'ex ministro: "Con i veti non si costruisce nulla e questo è il tempo dei costruttori. Lo dico con affetto anche al rottamatore Renzi, se si fa prestare il cacciavite scoprirà che è bello".

Francesco Boccia
Francesco Boccia
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7 Ottobre 2021 - 12.22


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La politica italiana sembra un’altalena: si cresce e si cala in pochi mesi. Tipo Salvini.

Ora il campo progressista sembra nuovamente con il vento in poppa, anche se le elezioni locali hanno sempre premiato più la sinistra rispetto alle politiche.

Il Pd è “in una fase nuova. Chi non l’ha capita sta chiaramente andando contromano. Sul piano politico è iniziata quando il Movimento 5 Stelle ha abbandonato l’antieuropeismo votando per la commissione von der Leyen. Poi è continuata nel Conte due”.

Lo dice Francesco Boccia, parlamentare e responsabile nazionale Enti locali del Pd.

“In questo momento chi vuole il rafforzamento della sanità pubblica, della scuola pubblica, della lotta al consumo del suolo e l’ancoraggio all’Europa, deve stare dalla stessa parte. Dall’altra ci sono due forze sovraniste che si sono divise tatticamente quando e’ nato il governo Draghi, ma il bluff è venuto fuori al primo tornante” spiega.

Boccia non ha mai creduto alla svolta di Salvini sull’Europa: “Il punto più basso il leader della Lega lo ha toccato dando del bugiardo a Draghi sulla delega fiscale, che i suoi ministri come i nostri conoscevano”.

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Per l’ex Ministro il governo non è a rischio, “ma mi pare evidente che sia in atto una decomposizione del centrodestra: la destra che è all’opposizione sta prendendo il sopravvento in quell’area, gli altri devono decidere cosa vogliono. Noi completeremo l’impegno assunto col presidente Mattarella”.

Le forze progressiste “possono sembrare tante e diverse, ma mi auguro facciano un percorso che le porti a interpretare i tempi. Conte questo lavoro nei 5 Stelle l’ha fatto partire da molto”.

E’ “un dato oggettivo: quando siamo uniti la destra perde e perde male. Dove siamo divisi abbiamo bisogno del secondo turno. Ma alle politiche il secondo turno non c’è”.

Con i veti “non si costruisce nulla, si distrugge e questo è il tempo dei costruttori. Lo dico con affetto anche al rottamatore Renzi, se si fa prestare il cacciavite scoprirà che è bello”.

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