L'appello di Speranza ai giovani: "Attenzione e prudenza"
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L'appello di Speranza ai giovani: "Attenzione e prudenza"

Zingaretti: "Il rischio di tornare indietro è reale". Bonaccini (Emilia-Romagna): "Non arretriamo, la salute delle persone al primo posto"

Il ministro Roberto Speranza
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16 Agosto 2020 - 09.07


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Il ministro della Salute Roberto Speranza ha rivolto un appello ai giovani chiedendo “attenzione e prudenza” nella gestione di questa fase dell’epidemia di Coronavirus. “Capisco che dopo il lockdown ci sia maggiore desiderio di uscire, ma si rischiano gravi danni “, ha dichiarato. Preoccupazione condivisa anche dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Non sprechiamo i sacrifici che abbiamo fatto, il pericolo di un ritorno indietro è reale”. 

“Al momento abbiamo lasciato tre regole fondamentali, che valgono per tutti – ha aggiunto Speranza – e cioè indossare la mascherina, obbligatoria al chiuso ma va indossata anche all’aperto se c’è il rischio di incrociare altre persone; il distanziamento di un metro; lavarsi le mani”.

Il ministro ha poi sottolineato: “Stiamo lavorando incessantemente per la riapertura delle scuole, a metà settembre, in presenza e in tutta sicurezza, perché è una priorità per il governo”. Allo studio, infatti, c’è un “nuovo rapporto organico strutturato, costante tra sanità e scuola: non possiamo lasciare i nostri presidi da soli a gestire questa vicenda”.

Le posizioni di Speranza sono condivise anche dal presidente del Lazio Nicola Zingaretti: “Siamo in prima fila per il controllo e la prevenzione. Da domani partiremo con i test all’Aeroporto di Fiumicino, che rappresenta il 70% del traffico nazionale” Il segretario del Pd rivolge poi un appello a tutti i cittadini: “Il rispetto delle regole e il contenimento degli affollamenti è fondamentale da parte vostra. Non sprechiamo i sacrifici fatti fino ad ora. Il rischio di un ritorno indietro è reale”. 

Veneto ed Emilia-Romagna sono state tra le prime Regioni ad emanare provvedimenti più stringenti nei confronti di alcune attività “fuorilegge”, attirando forti critiche sui loro rispettivi governatori. Il Presidente emiliano Stefano Bonaccini ha difeso la sua posizione e quella del collega con un post su Facebook: “C’è qualcuno che non ha capito perché, insieme a Luca Zaia, abbiamo deciso di dare una stretta ad alcuni locali e ha pensato bene di ricorrere agli insulti. Io non arretro di un millimetro. al primo posto va la salute delle persone”. 

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