Il Conte bis ottiene la fiducia anche al Senato: "È un nuovo inizio per l'Italia"
Top

Il Conte bis ottiene la fiducia anche al Senato: "È un nuovo inizio per l'Italia"

Cinque gli astenuti. In precedenza il premier al Senato aveva attaccato del capo della Lega che lo aveva definito un traditore, una mummia e lo chiamava Conte-Monti

Conte in Senato
Conte in Senato
Preroll

globalist Modifica articolo

10 Settembre 2019 - 07.12


ATF

Parole trionfanti dopo una giornata al vetriolo: “Il Parlamento ha votato la fiducia al Governo. Un nuovo inizio per l’Italia, una stagione riformatrice di rilancio e speranza. Costituzione e rispetto delle Istituzioni la nostra bussola, gli interessi degli italiani il nostro obiettivo. Al lavoro con coraggio e determinazione”. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

La votazione

Ora il governo è realmente in carica e potrà cominciare a governare: dopo la Camera, arriva anche il sì del Senato alla fiducia al nuovo Governo Conte sostenuto dalla maggioranza M5S-Pd-Leu. L’Aula di Palazzo Madama ha approvato la mozione di fiducia con 169 voti favorevoli, 133 contrari e 5 astenuti.

L’intervento di Conte

Capitan Nutella lo ha chiamato Conte-Monti e gli ha dato della mummia. Il premier conte, nella sua replica a Senato, lo ha attaccato senza mezzi termini e in maniera dura.
“Molti degli interventi, e soprattutto quelli dell’opposizione, indulgono sul passato. E c’è chi è rimasto all’8 agosto con arroganza e scarsa conoscenza del diritto costituzionale pensava di attivare unilateralmente una crisi e ritenuto di poter unilateralmente decidere di portare il Paese alle elezioni e ancora più unilateralmente portare il Paese a elezioni e in campagne elettorale da ministro dell’Interno e ancora ha deciso unilateralmente di concentrare definitivamente nelle proprie mani tutti i poteri: pieni poteri”.
Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nella replica al Senato rivolgendosi a Matteo Salvini.
“Se questo era lo schema, l’obiettivo è comprensibile che chiunque lo abbia ostacolato, tutti coloro che lo hanno ostacolato per senso di responsabilità e nel rispetto della costituzione, che tutti costoro siano diventati nemici”.
Sulla deriva autoritaria auspicata dal capo leghista il premier ha aggiunto: “Chi ha una minima educazione giuridica sa che ogni norma può essere interpretata in senso costituzionalmente orientato. Il nostro sistema giuridico ha un’impalcatura che sono i principi costituzionali. Qualsiasi norma, qualsiasi circolare amministrativa, qualsiasi regolamento viene interpretato in senso costituzionalmente conforme”.

Leggi anche:  25 Aprile, Conte (M5s) ricorda le donne antifasciste della Resistenza: "Da loro abbiamo ereditato i nostri valori"

La giornata parlamentare
Incassata la fiducia alla Camera, il governo Conte è oggi al giudizio del Senato, dove è in corso il dibattito generale sulla fiducia. Il premier Giuseppe Conte è entrato nell’aula. E’stato accolto da urla e dal coro “traditore, traditore” da parte di alcuni senatori leghisti. 

Il senatore Matteo Salvini è entrato nell’aula accolto da un applauso e da cori “Matteo, Matteo” da parte degli altri senatori della Lega, interrompendo per qualche minuto la discussione generale sulla fiducia in corso a Palazzo Madama.
“Bibbiano! Bibbiano!”: è il coro che alcuni senatori della Lega hanno urlato contro i senatori del Pd durante l’intervento del Dem Dario Stefano, per la fiducia al governo Conte. Alcuni di loro hanno scandito le parole battendo le mani sui banchi.

Alcuni senatori leghisti hanno anche intonato il coro “Dignità, dignità” all’avvio della discussione sulla fiducia. Poi un senatore, seduto nei banchi di Forza Italia, ha mostrato un cartello con la scritta ‘Sei un barone, non un conte’ riferito al premier. Il cartello è stato subito rimosso dai commessi.

Leggi anche:  Autonomia, Conte (M5s): "Progetto scellerato della destra, al Paese serve coesione"

Giuseppe Conte interverrà nell’Aula del Senato intorno alle 15.30. Il presidente del Consiglio prenderà infatti la parola in replica al dibattito generale sulla fiducia che dovrebbe concludersi intorno a quell’ora. 
Verso le 14.30 prenderà la parola il leader della Lega Matteo Salvini, mentre al momento non è previsto che intervenga in Aula il senatore Pd Matteo Renzi.

Seguiranno le dichiarazioni di voto e il voto di fiducia che dovrebbe concludersi intorno alle 18.

Native

Articoli correlati