La denuncia di Cipolletta: "in Italia è tornata aria di fascismo"
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La denuncia di Cipolletta: "in Italia è tornata aria di fascismo"

Il presidente dell'Associazione Assonime: "L'intolleranza prevale spesso sulla disponibilità al vivere comune. Ci si abitua purtroppo ad atti di razzismo e di prevaricazione"

Innocenzo Cipolletta
Innocenzo Cipolletta
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11 Giugno 2019 - 14.20


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Innocenzo Cipolletta , presidente dell’Associazione Assonime, che si occupa dello studio e della trattazione dei problemi che riguardano gli interessi e lo sviluppo dell’economia italiana, al termine dell’assemblea dell’associazione ha letto una relazione in cui ha spiegato come l’Italia “non è immune dal clima difficile che si è creato in tutta Europa”: “Sono tornate tensioni politiche esacerbate. L’intolleranza prevale spesso sulla disponibilità al vivere comune. Ci si abitua purtroppo ad atti di razzismo e di prevaricazione, mentre vengono rispolverati slogan e atteggiamenti del periodo più buio del nostro Paese: quello del ventennio fascista che pensavano aver messo definitivamente nei musei della storia” ha detto Cipolletta. 
“L’Europa” ha continuato, “si sta dividendo tra paesi che vogliono un’Unione tra stati e quelli che vogliono una maggiore integrazione: questi ultimi, purtroppo, sono divisi al loro interno e perciò meno forti nel perseguire una maggiore integrazione. Intanto il Regno Unito persegue il suo obiettivo di uscita dall’Unione europea attraverso mille complicazioni e mostrando una reale incapacità politica di assumersi le sue responsabilità”. 
“Le elezioni per il Parlamento europeo hanno confermato un solido sostegno per l’Europa da parte della maggioranza degli elettori. L’Italia – dice Cipolletta – deve rimanere ancorata all’Europa, malgrado le difficoltà dell’Unione, perché solo con l’Europa si possono trovare soluzioni alle grandi sfide che dobbiamo affrontare. Anzi, spetta anche a noi, Paese fondatore del progetto europeo, il compito di riportare l’Unione europea sui giusti binari, quelli di un’area sempre più integrata e volta al beneficio dei propri cittadini”. 
“L’Italia deve partecipare a pieno all’elaborazione delle nuove strategie europee che saranno avviate dalla nuova legislatura. L’Italia è parte rilevante dell’Europa – spiega – ma il suo peso politico è funzione anche della reputazione che il nostro Paese riesce a costruirsi rispetto ai partner europei. Oggi, con un debito pubblico così elevato e una politica fiscale ancora incerta tra il rispetto delle regole europee e la tentazione di trascurarle per conquistare spazi di manovra fiscale, abbiamo finito per perdere sovranità non già nei confronti dell’Unione europea, ma rispetto ai mercati finanziari che determinano il livello dei tassi di interesse con cui dobbiamo finanziare il nostro debito. In queste condizioni e con il rischio di una procedura di infrazione – dice ancora Cipolletta – la nostra capacità di influire sulle scelte europee potrebbe essere molto ridotta”.
“Se vogliamo operare assieme agli altri stati europei per fare dell’Europa un nuovo Paese solidale e forte dobbiamo, senza remora, puntare a un deciso e strutturale miglioramento dei nostri conti pubblici – esorta il presidente di Assonime – che porti a una riduzione nel tempo del peso del nostro debito pubblico. Potremo così abbassare la tassa iniqua dello spread e riprendere quella via della crescita che è la sola a poter garantire un benessere diffuso e la riduzione delle troppe tensioni che ci caratterizzano. Noi crediamo nella capacità di crescita e di giustizia del nostro Paese. Assonime è pronta e disponibile a dare il suo contributo di analisi e di suggerimenti perché l’Italia torni ad essere produttore di ricchezza e protagonista del processo di costruzione dell’Europa”, conclude Cipolletta.

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