Smuraglia: la destra liberale si smarchi da quella nera e fascista
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Smuraglia: la destra liberale si smarchi da quella nera e fascista

L'appello del presidente dell'Anpi in vista del voto. "Democratico vuol dire antifascista"

Associazione nazionale partigiani d'Italia
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24 Gennaio 2018 - 13.34


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In piena campagna elettorale l’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia, torna a chiedere un impegno della politica, e in particolare della destra liberale, per smarcarsi e condannare la destra nera e fascista. E lo fa da Genova, nello stabilimento Ilva di Cornigliano, a margine della commemorazione per il 39esimo anniversario della morte di Guido Rossa, operaio dell’Italsider assassinato dalle Brigate rosse nel ’79.
Già promortice dell’appello ‘Mai più fascismi’, insieme ad associazioni, sindacati e movimenti democratici, l’Anpi torna a far sentire la propria voce preoccupata dalla crescita dell’ultradestra italiana ed europea.
“La destra ha diritto di esistere in qualsiasi Paese, dice il presidente emerito Carlo Smuraglia, ma c’è una destra liberale e una destra nera. Lasciamo da parte la destra nera, ma quella liberale dovrebbe essere d’accordo con noi: la Costituzione va salvaguardata, la libertà di tutti va salvaguardata e la democrazia non si tocca perché è stata costruita col sangue della Resistenza”.
“Abbiamo riunito a Roma tutti i partiti e i movimenti che ritenevamo di carattere democratico, ha ricordato il prsidente dell’Anpi, e tutti hanno aderito alla campagna per lo scioglimento dell’associazioni più esposte. Vorrei che questo si estendesse anche alla destra”.
Sulla crescita dell’ultradestra, Smuraglia prosegue: “Si sentono più forti ma, per fortuna, sono ancora un’estrema minoranza. Bisogna compiere un’operazione culturale per spiegare che le idee che mettono in circolazione sono false e che non c’è un’alternativa al sistema democratico. E poi bisogna che lo Stato faccia la sua parte: quando ci sono atti che vanno al di là del lecito, quando ci sono delle violenze e delle intimidazioni, intervenga e duramente”.
Il passo più importante da fare per il presidente dell’Anpi è “convincere tutti che questo è un Paese che ha scritto nella Costituzione che è democratico ma democratico vuol dire anche democratico e antifascista. Quindi, per sua natura, è contrario a qualunque movimento e a qualunque idea che voglia scendere in campo a ricordare un passato che non deve tornare mai piu'”.

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