Berdini e lo stadio della Roma: guadagnano gli americani, paga il Comune
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Berdini e lo stadio della Roma: guadagnano gli americani, paga il Comune

L'assessore all'Urbanistica della capitale spiega: solo lo stadio va bene, gli affari privati non li possono pagare i cittadini.

Il progetto del nuovo stadio della Roma
Il progetto del nuovo stadio della Roma
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18 Novembre 2016 - 09.57


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Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica del comune di Roma, da tempo ha spiegato il perché lo stadio della Roma a Tor di Valle sarebbe un danno per la collettività. Tradotto per i non tifosi abituati alla fede anche di fronte alla speculazione: i vantaggi sarebbero tutti per gli investitori americani, gli svantaggi li pagherebbero i romani con un evidente spreco di risorse per gestire il nuovo stadio giallorosso in una zona sbagliata.
“Quello dello stadio della Roma è un progetto che non considero positivo. L’area di Tor di Valle è accessibile solo tramite mezzi carrabili. Siamo a favore dello Stadio della Roma, ma molto meno felici su come è stata scelta l’area. Lo straordinario regalo che fa la Roma alla città diminuisce mano a mano che si leggono le carte. Ci andrei molto cauto che questa opera porti benefici alle casse del Comune di Roma, porterà benefici alle casse di qualcuno. Come mai Roma ha 13,5 miliardi di deficit se il futuro è sempre straordinario? Se lo stato volesse l’amministrazione capitolina potrebbe andare nel baratro. La Regione Lazio è stata molto generosa con la Roma, che non ha consegnato i documenti il 3 novembre del 2016, ma potrà consegnare i documenti fino al 30 novembre. Noi dovremmo andare in consiglio comunale in 16 giorni di istruttoria. Ci sono richieste molto pesanti da parte dei nostri uffici. Si dice che questa Giunta dice sempre no, ma non è vero. Nello specchietto del conto economico presentato dalla Roma c’è un sistema di smaltimento delle acque piovane che costa al Comune 9,6 milioni. Saranno costruite delle idrovore, che saranno gestite per l’eternità dal Comune di Roma. La pioggia scende copiosa, dove è l’interesse pubblico in questa cosa? Questa opera va fatta pagare alla Roma, la deve gestire da qua all’eternità, noi non siamo disposti a farlo. Noi questa idrovora non ce la prendiamo in carico. Togliendo 9,6 milioni di euro togliamo una parte delle torri”.

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