Con Renzi il governo più giovane di sempre
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Con Renzi il governo più giovane di sempre

La squadra di governo è pronta. I ministri sono 16: otto donne e otto uomini. Padoan all'economia, Orlando alla giustizia, Pinotti alla difesa. Domani il giuramento.

Con Renzi il governo più giovane di sempre
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21 Febbraio 2014 - 19.08


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È terminato il colloquio, di oltre due ore e mezza, tra il premier Matteo Renzi e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La nuova squadra di governo giurerà domani al Quirinale. “Sento la responsabilità e la fiducia di milioni di italiani”, ha detto Renzi.

A comunicare ai giornalisti l’arrivo di Renzi con la lista dei ministri è stato Donato Marra, consigliere di Stato e attuale segretario generale della Presidenza della Repubblica italiana.

Dopo tanti giorni di totoministri, Renzi ha presentato la sua compagine governativa che sarà formato da 16 ministri, otto uomini e otto donne (per la prima volta). L’età media del nuovo esecutivo è di 47 anni. Confermati i tre ministri di Nuovo Centrodestra.Il giurmaneto nelle mani del presidente della Repubblica avverrà domani alle 11,30, ad eccezione di Padoan, che giurerà nei prossimi giorni essendo adesso in volo: sta tornando da Sydney.


Renzi e la sua squadra di governo
– “Avverto la responsabilità, la delicatezza e lo straordinario onore che deriva di dare all’italia un governo che ridia speranza al Paese. Ringrazio il presidente della Repubblica e farò in modo di rispettare la fiducia che mi è stata data, dai parlamentari e dagli italiani”. Così Matteo Renzi si è rivolto ai giornalisti prima di comunicare i nomi dei nuovi ministri.

Graziano Delrio, Sottosegretario alla presidenza del consiglio

Ministri con portafoglio

Federica Mogherini, ministro degli Esteri

Angelino Alfano, ministro dell’Interno

Andrea Orlando, ministro della Giustizia

Roberta Pinotti, ministro della Difesa

Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia e delle Finanze

Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico

Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

Gianluca Galletti, ministro dell’Ambiente e tutela territorio e mare

Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e trasporti

Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e Politiche Sociali

Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

Dario Franceschini, ministro dei Beni e attività culturali e turismo

Beatrice Lorenzin, ministro della Salute

Ministri senza portafoglio

Maria Elena Boschi ministro delle Riforme Costituzionali e rapporti con Parlamento

Marianna Madia ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione

Maria Carmela Lanzetta ministro per gli Affari Regionali

Renzi ha tenuto a specificare più volte che: “Per la prima volta l’italia ha un governo che è costituito per metà da donne. È un governo composto da 16 persone ed è un esecutivo giovane. Soprattuto sottolineao che per la prima volta è un governo che guarda alla parità di genere”. E ha sottolineato: “Se ce la posso fare io, che ho meno di 40 e sono qui, ce la può fare l’Italia. Molti di noi si giocano qualcosa di più importante della carriera, si giocano la faccia. Rischiamo tutto, ma lo facciamo con la determinazione e l’amore per il nostro paese“.

L’ex sindaco di Firenze ha detto ai giornalisti: “È un governo che da domani mattina si metterà a lavoro. Rivolgo un pensiero non formale e al netto delle polemiche politiche, di gratitudine al presidente Enrico Letta. Questa – ha poi aggiunto – sarà la volta buona. L’impegno dell’Italia non è quello di aprire la pagina dei progetti incompiuti. Apriamo, invece, la pagina di progetti nuovi, mai realizzati. Crediamoci perché l’Italia è un paese straordinario. È un paese che se mette in ordine i problemi non ha più paura di competere con nessuno”.

Renzi punta al 2018: “Dovendo fare un governo che durerà 4 anni è normale un incontro di due ore e mezza. Una messa a punto bene investita. Puntiamo al 2018, ma anche a domani mattina con le cose che vanno fatte. C’è l’esigenza di dare un messaggio forte agli osservatori internazionali. Lo facciamo con convinzione. Metteremo in cantiere la conclusione della riforma della legge elettorale, la riforma costituzionale, la riforma del lavoro. Il principale elemento di forza è la concretezza”.

E ancora: “Il governo vede alla guida non tanto il primo ministro, ma dei sindaci. Questo è un segnale che vuole portare all’interno della discussione politica non solo le legittime istanze economiche e politiche che sono sempre state ascoltate nei palazzi, ma ascolteremo le istanze del popolo”.

“Le confermo – ha poi detto a una giornalista – che in questa vicenda per come sono andate le cose molti di noi si giocano qualcosa di più della carriera, si giocano la faccia”. E poi una battuta: “se ci sono altre domande rispondo, ma non vorrei farvi perdere Sanremo”.

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