«È verissimo che sono stato nominato, non ho contestato questo a Matteo. Ma quando il segretario del mio partito, nel passaggio finale del suo discorso, dice che non è accettabile porre la questione delle liste bloccate con un approccio di tipo strumentale, questo non va bene». Ospite di Otto e mezzo su La 7, Gianni Cuperlo è tornato sullo scontro con il segretario Pd che ha determinato le sue dimissioni da presidente del partito.
Renzi «avrebbe dovuto rispondere nel merito, non denigrare, delegittimare. Il partito non può essere una caserma». «Non ho contestato l’incontro Renzi-Berlusconi, ma si poteva seguire un metodo diverso», avverte Cuperlo.
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