Provocazione fascista: svastica accanto al Monumento al Deportato nel Parco Nord di Milano
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Provocazione fascista: svastica accanto al Monumento al Deportato nel Parco Nord di Milano

Vicino al Monumento al Deportato nel Parco Nord di Milano è comparsa una enorme svastica fatta con dei pali di legno. Per arrivare a farla è stata anche divelta la recinzione.

Provocazione fascista: svastica accanto al Monumento al Deportato nel Parco Nord di Milano
Svastica accanto al monumento del deportato a Milano
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19 Febbraio 2023 - 18.25


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L’ennesima provocazione fascista nel silenzio della destra e dei telegiornali allineati al nuovo corso post-fascista della nostra destra che ancora usa la Fiamma del Movimento Sociale.

Dopo che era stato vandalizzato lo scorso 16 febbraio, oggi vicino al Monumento al Deportato nel Parco Nord di Milano è comparsa una enorme svastica fatta con dei pali di legno. Per arrivare a farla è stata anche divelta la recinzione.

La denuncia è del presidente provinciale dell’Anpi, Roberto Cenati, che parla di una «gravissima provocazione di stampo fascista che costituisce un vergognoso oltraggio a tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti, per avere scelto di lottare contro le nefandezze del nazifascismo».

«Chiediamo alle pubbliche autorità – ha aggiunto Cenati – di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo ignobile atto e di impedirne il ripetersi. Da parte nostra manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta Costituzionale».

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 Per i prossimi giorni le associazione antifasciste annunciano manifestazioni vicino al monumento, di cui lo scorso 16 febbraio è stata danneggiata la teca di Dacau, e dove oggi è stata formata una svastica utilizzando le assi della palizzata che è stata divelta.

«I familiari dei deportati e le associazioni Anpi e Aned – sottolinea un comunicato firmato dalle sezioni di Sesto San Giovanni – condannano fermamente questo ennesimo atto vile ed ignobile del nazifascismo». Due le loro richieste: da un lato quello che venga fatto «tutto il possibile per individuare i responsabili di questo grave atto e di impedirne il ripetersi». Dall’altro che «le istituzioni e la politica condannino questi atti» che «minano il tessuto democratico della nostra società».

Da parte nostra manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza e dalla Deportazione, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta Costituzionale. Nei prossimi giorni – concludono – organizzeremo delle manifestazioni in loco per ribadire e condannare il nostro `no´ al nazifascismo. Noi non dimentichiamo, Sesto non dimentica”. 

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