Soumahoro, la prefettura revoca l'affidamento dei centri di accoglienza alle coop della suocera
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Soumahoro, la prefettura revoca l'affidamento dei centri di accoglienza alle coop della suocera

La prefettura di Latina ha predisposto l'annullamento dell'affidamento dei "Centri di accoglienza straordinaria (Cas) alla Aid e alla Karibu", il consorzio e la cooperativa che fanno riferimento ai familiari del deputato

Soumahoro, la prefettura revoca l'affidamento dei centri di accoglienza alle coop della suocera
Marie Terese Mukamitsindo
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2 Dicembre 2022 - 22.54


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Un altro capitolo politicamente complicato per il sindacalista dei braccianti: la prefettura di Latina “ha predisposto l’annullamento” dell’affidamento dei “Centri di accoglienza straordinaria (Cas) alla Aid e alla Karibu”, il consorzio e la cooperativa che fanno riferimento ad alcuni familiari del deputato Abubakar Soumahoro.


Lo rende noto la Uiltucs, sottolineando che “l’intervento interessa solo l’appalto gestito dalla prefettura. Sono 13 – aggiunge il sindacato – i centri sul territorio cessati e riaffidati dall’ufficio territoriale del governo”.

Nei guai le coop della suocera di Soumahoro – E’ un nuovo colpo alle due coop, dopo la liquidazione coatta per la Karibu per troppi debiti e lo scioglimento per Aid per “irregolarità non sanabili” annunciati due giorni fa dal ministro delle Imprese Adolfo Urso. E si vanno sempre più delineando le posizioni dei protagonisti della vicenda.


 
La difesa – Liliane Murekatete, la moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, non si è “arricchita con la cooperativa”, né ha avuto “agevolazioni rispetto ad altri dipendenti”. Ma anzi, “non ha preso lo stipendio per mesi”. Parola del suo avvocato, Lorenzo Borrè che è sceso in campo oggi “per difendere la reputazione della signora dagli attacchi diffamatori mossi da alcuni settori della stampa”. Murekatete non e’ indagata dalla procura di Latina, che sta per chiudere il cerchio sul caso delle coop Karibu e Consorzio Aid: unica iscritta al momento è sua madre, Marie Terese Mukamitsindo (dunque suocera del parlamentare ex sindacalista dei braccianti) per truffa aggravata, false fatturazioni e malversazioni di erogazioni pubbliche. La figlia in passato ha rivestito incarichi societari ma, spiega ancora l’avvocato, “non mi risulta che la signora Murekatete sia stata convocata dai magistrati”.

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