Le chat del Cardinale Becciu contro il Papa: "Vuole la mia morte. Dan Brown? La realtà supera la fantasia..."
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Le chat del Cardinale Becciu contro il Papa: "Vuole la mia morte. Dan Brown? La realtà supera la fantasia..."

«Dan Brown è nulla, la realtà supera la fantasia». Si legge in una chat, nella quale il cardinale Angelo Becciu e alcuni parenti commentano notizie di stampa sull'indagine vaticana che ha portato al processo in cui l'ex Sostituto è ora imputato.

Le chat del Cardinale Becciu contro il Papa: "Vuole la mia morte. Dan Brown? La realtà supera la fantasia..."
Il cardinale Becciu insieme a Papa Francesco
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25 Novembre 2022 - 10.31


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In Vaticano scoppia un caso, sulle chat intercettate dalla Gdf di Oristano al cardinale Angelo Becciu. «Dan Brown è nulla, la realtà supera la fantasia». Si legge in una chat, nella quale il cardinale Angelo Becciu e alcuni parenti commentano notizie di stampa sull’indagine vaticana che ha portato al processo in cui l’ex Sostituto è ora imputato.

«Non pensavo arrivasse a questo punto: vuole la mia morte». Il cardinale Giovanni Angelo Becciu scrive così in un messaggio a Giovanna Pani il 22 luglio dello scorso anno, due giorni prima che, con l’aiuto della figlia di questa, Maria Luisa Zambrano, registrasse la telefonata con Papa Francesco. Nella chat riportata nell’informativa dei finanzieri di Oristano – visionata dall’Adnkronos – la donna lo invita ad avere coraggio, «vedrai che la verità trionferà», gli dice. E lui: «Per ora sono loro a trionfare e trafiggerci!», «Ma la vittoria sarà degli onesti».

«E’ cattivo, vuole la tua fine» scrive Pani a Becciu, riferendosi a «su Mannu», che tradotto significa «il Papa». A quel punto il cardinale risponde: «Non vuole fare brutta figura per la condanna iniziale che mi ha dato» e ancora: «Mai avrei immaginato (che) non un Papa ma (che) un uomo arrivasse a tanto». Pani allora gli risponde: «E’ un grande vigliacco, ma tu combatti e fai risplendere la verità, è dura lo so, coraggio vinceremo in pieno», «c’è del marcio in Vaticano».

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Il 13 luglio dello scorso anno, il cardinale Angelo Becciu, esordisce in una chat: «Buongiorno! Un bel programma per oggi». Un utente della chat scrive: «Un colpo in testa al Papa», e il card. Becciu ribatte: «Non ci riesco». «Lo facciamo noi», la risposta dello stesso utente. Ma un’altra componente della chat sottolinea: «Dio ha il controllo di tutto, non c’è nulla da temere, basta credere, fidarsi e rigranziarLo sempre».

Le chat sono contenute in un capitolo dell’informativa contenente le informazioni «acquisite dal (sinora) parziale esame delle copie forensi ottenute dai dispositivi (tra cui telefoni cellulari) sottoposti a sequestro» e, all’inizio del capitolo, nell’informativa si sottolinea che «seppur non appaiano fornire fonti di prova di fatti costituenti reato, descrivono l’habitat (maturato nella cerchia dei familiari e dei più stretti congiunti degli odierni indagati) nel quale l’argomento del processo vaticano al cardinale Angelo Becciu viene trattato, restituendo una serie di commenti e valutazioni che dimostrano l’esistenza di un regime condiviso di sostanziale ostilità nutrito da costoro verso le autorità giudiziarie vaticane e verso il pontefice».

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`Zizzu´ per riferirsi al Papa o `Puzzinosos´, parola sarda che assume molteplici significati in italiano «tutti di senso dispregiativo», per indicare chi ha condotto le indagini e il processo. Sono alcuni degli appellativi usati nelle chat finite al centro dell’informativa della Guardia di Finanza di Oristano, visionata dall’Adnkronos. Riferendosi a una chat di famiglia, si legge nell’informativa, «spesso i partecipanti scrivono in lingua sarda (logudorese) e utilizzano abbreviazioni, appellativi o epiteti quando si riferiscono al pontefice, ai magistrati vaticani, alla polizia giudiziaria vaticana e ad altri soggetti».

Gli insulti in sardo

«Per fare qualche esempio, quando si leggerà: `Zizzu´ o semplicemente dovrà intendersi il Papa (Francesco, nome che viene comunemente abbreviato in `Ciccio´, che tradotto in sardo si scrive `Zizzu´); `Su Mannu´, dovrà intendersi il Papa; detta allocuzione in sardo significa `Il Grande´ (inteso, nella chat, in senso gerarchico, non in senso apprezzativo), `Il Capo´, `II Principale´». E ancora, «Puzzinosos’, dovranno intendersi coloro i quali hanno condotto le indagini e il processo; si evidenzia che la parola sarda `Puzzinosu´ (al plurale `Puzzinosos´) assume molteplici significati in italiano tutti di senso dispregiativo, ossia può essere tradotta con gli aggettivi `puzzolente´, `fetido´, `maleodorante´, ma anche con i sostantivi `diavolo´, `demonio´», si sottolinea nell’informativa.

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