È un genovese 19enne simpatizzante di CasaPound, Kevin Chiappalone, il primo indagato per essere andato a combattere a fianco della resistenza ucraina.
Il sostituto procuratore Marco Zocco della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo genovese lo accusa di essere un mercenario arruolato nella Brigata internazionale ucraina e rischia una condanna da due a sette anni.
L’indagine della Digos era partita dopo le dichiarazioni del giovane al settimanale Panorama in cui annunciava di volere partire per difendere l’Ucraina dopo avere sentito Putin che parlava di “denazificare il Paese”.
Chiappalone sarebbe arrivato in Ucraina lo scorso maggio attraverso il confine polacco, senza alcuna preparazione militare o nell’uso delle armi, ma con una passione per il soffiar. Come mostrano anche le immagini diffuse sui suoi canali social, il 19enne si troverebbe ancora in Donbass. Chiappalone sarebbe partito da solo, organizzando il viaggio su internet. Una volta arrivato in Polonia con un volo da Genova, avrebbe poi preso un pullman che lo ha portato nella zona del fronte. Nella Brigata internazionale ucraina Chiappalone avrebbe usato «Alessandro» come nome di battaglia.