Bimba di sei mesi positiva alla cocaina: era ricoverata in ospedale per emorragia cerebrale
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Bimba di sei mesi positiva alla cocaina: era ricoverata in ospedale per emorragia cerebrale

La cocaina, rintracciata attraverso l'esame del capello, non sarebbe comunque stata ingerita dalla bimba ma assorbita per vicinanza. Intanto le condizioni della piccola, che continuano a essere gravi, negli ultimi giorni sono migliorate

Bimba di sei mesi positiva alla cocaina: era ricoverata in ospedale per emorragia cerebrale
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27 Maggio 2022 - 10.08


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Una bimba di sei mesi è stata trovata positiva alla cocaina, , dopo che da inizio maggio si trovava all’ospedale di Padova per emorragia cerebrale. Sul caso sono stati sentiti i genitori perché, tra le ipotesi prese in considerazione dai carabinieri, vi è anche quella che la piccola abbia subito dei maltrattamenti. La bimba, come riportano i giornali locali, era stata trasferita d’urgenza dall’ospedale di Chioggia il 9 maggio, dove era stata portata in preda a malesseri e vomito. Sarebbero stati notati anche traumi sul corpicino.

Gli investigatori vogliono ora capire se la piccola sia stata vittima della sindrome del “baby shake”, cioè lo scuotimento violento e continuo per farla smettere di piangere, oppure se i traumi subiti siano stati causati da disattenzione da parte di uno dei genitori. La Procura di Venezia, per ora, ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati.

La cocaina, rintracciata attraverso l’esame del capello, non sarebbe comunque stata ingerita dalla bimba ma assorbita per vicinanza. Intanto le condizioni della piccola, che continuano a essere gravi, negli ultimi giorni sono migliorate, e la bambina, inizialmente ricoverata in terapia intensiva pediatrica, è stata trasferita in un reparto a minore intensità anche se viene continuamente tenuta sotto controllo.

Gli investigatori nel frattempo stanno analizzando le dinamiche familiari: la bambina vive infatti con la madre, che non sarebbe sposata e non convive con il padre: entrambi sono stati ascoltati per cercare di ricostruire l’accaduto e per capire che cosa abbia provocato i traumi cerebrali alla piccola. L’incognita, ora, riguarda eventuali danni cerebrali e neurologici che la piccola potrebbe aver subito.

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