Paradosso delle regole del Covid: condannata perché ha soccorso un motociclista in difficoltà, ma era in quarantena
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Paradosso delle regole del Covid: condannata perché ha soccorso un motociclista in difficoltà, ma era in quarantena

"Dovevo forse lasciarlo ferito in strada? Di fronte a una persona che sta male e a un'urgenza del genere, c'è poco da ragionare", commenta la donna

Paradosso delle regole del Covid: condannata perché ha soccorso un motociclista in difficoltà, ma era in quarantena
Padova
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20 Gennaio 2022 - 11.56


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Il Covid ci aveva insegnato ad aiutare gli altri e ad essere più generosi nei confronti dei nostri simili, soprattutto nel periodo del lockdown duro. Ma a quanto pare le regole paradossali del Covid riescono anche ad impedire lo spirito di umanità che ci contraddistingue.

Una donna di 56 anni, Maristella Scarmignan, è stata condannata a 2 mesi di arresto – la pena è stata sostituita da una multa di 4.500 euro – per aver soccorso un motociclista davanti a casa sua mentre era in quarantena per positività al Covid. È accaduto il 23 aprile 2020 a Ospedaletto Euganeo, in provincia di Padova.

Stando al Mattino di Padova, che riporta la notizia, intorno alle 14, la donna ha sentito un forte botto e si è precipitata in strada per vedere cosa fosse successo. Un 44enne aveva perso il controllo della moto – che era andata a sbattere contro un cartello stradale -, era volato sull’asfalto e finito dentro a un fossato.

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“Sono corsa fuori di casa e ho visto un fumo pazzesco. Vedevo la moto in mezzo alla strada ma non scorgevo il motociclista. Ho raggiunto il fossato e l’ho visto a terra, dolorante e in difficoltà. Ho temuto il peggio e quindi l’ho soccorso: voleva alzarsi, ma in quelle condizioni sarebbe stato deleterio mettersi in piedi”, ha raccontato la donna al quotidiano. Successivamente, sono arrivati 118 e carabinieri.

Intanto, però, i militari hanno scoperto che la donna era in quarantena ed è quindi scattata una doppia denuncia: violazione della quarantena e mancata indicazione della propria identità personale e inizialmente (si era rifiutata di fornire i propri documenti). “A nulla è valso il buonsenso e il mio invito a valutare la situazione, a maggior ragione visto che avevo da poco ottenuto un tampone negativo (per uscire dalla quarantena erano necessari due test negativi, ndr)”.

Qualche giorno fa, la donna ha ricevuto la notifica dal Tribunale di Rovigo: “condanna a 4 mesi di arresto, ridotta 2 mesi con il rito alternativo e sostituita da una multa di 4.500 euro”. Ma la 56enne si opporrà al decreto di condanna. “Io, casalinga senza alcun precedente, mi ritrovo con la fedina penale sporca solo per aver aiutato una persona: è indegno. Dovevo forse lasciarlo ferito in strada? Di fronte a una persona che sta male e a un’urgenza del genere, c’è poco da ragionare. E badate bene, avevo un tampone negativo fatto poco prima”, ha concluso Scarmignan.

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