Muore Michele Ammendola, aveva aperto una pizzeria etica e 'anti-mafia' a Bologna
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Muore Michele Ammendola, aveva aperto una pizzeria etica e 'anti-mafia' a Bologna

Nel suo locale di Bologna ha sempre fatto attenzione ai più deboli, fragili, impiegando come camerieri o cuochi persone fragili e dove i prodotti usati per gli alimenti provenivano dalle terre confiscate alle mafie.

Muore Michele Ammendola, aveva aperto una pizzeria etica e 'anti-mafia' a Bologna
Michele Ammendola
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8 Gennaio 2022 - 13.21


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Una vita per la legalità e contro la mafia.

Un infarto fulminante ha stroncato la vita di Michele Ammendola, divenuto il simbolo dell’anti mafia e dell’impegno sociale in uno dei quartieri più problematici di Bologna, il Pilastro, aprendo la prima pizzeria etica, «Masaniello», poi rinominata «Porta pazienza».

Aveva 45 anni, ne avrebbe compiuti 46 il prossimo 17 gennaio. Nel suo locale ha sempre fatto attenzione ai più deboli, fragili, impiegando come camerieri o cuochi persone fragili e dove i prodotti usati per gli alimenti provenivano dalle terre confiscate alle mafie.

L’impegno sociale
Durante il periodo della pandemia e nel primo lockdown la pizzeria ha dovuto chiudere i battenti, ma Michele Ammendola ha trovato il modo di non lasciare senza sostegno tutte le persone che ruotavano attorno al suo progetto, ha dato vita ad una raccolta fondi per acquistare un food truck per portare in strada il frutto dei sacrifici di tanti.

Tifoso del Napoli
Michele era anche socio dell’Associazione nazionale genitori soggetti autistici con la quale aveva svolto diverse attività. Infine, e non da ultima la passione per il calcio e, ovviamente, per il Napoli, il suo Napoli. Era tra i soci più attivi del Napoli club di Bologna.

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