L'ipotesi di De Luca: scuola in presenza da febbraio per consentire la vaccinazione dei bambini
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L'ipotesi di De Luca: scuola in presenza da febbraio per consentire la vaccinazione dei bambini

Il presidente della regione Campania: " il grosso del contagio Covid riguarda le età di 5-11 anni e 0-16 anni. Credo valga la pena di riflettere, sapendo che la tutela della salute è un tema prioritario dei bimbi"

L'ipotesi di De Luca: scuola in presenza da febbraio per consentire la vaccinazione dei bambini
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31 Dicembre 2021 - 19.14


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Una proposta che molti non vedranno di buon grado ma il presidente della Campania fin da subito è stato sempre favorevole ad una linea improntata alla massima prudenza.

Scuole elementari chiuse in presenza per un mese – e quindi con lezioni in Dad – per procedere con le vaccinazioni e consentirne la riapertura in sicurezza. E’ l’ipotesi che si sta valutando in Campania. “In questo momento – afferma del presidente Vincenzo De Luca – il grosso del contagio Covid riguarda le età di 5-11 anni e 0-16 anni. Credo valga la pena di riflettere, sapendo che la tutela della salute è un tema prioritario dei bimbi”.

“Vaccinare i bambini e riaprire le scuole in sicurezza”

De Luca avverte: “Ora si riapre la scuola per una situazione tranquilla per le famiglie? In queste settimane abbiamo lavorato per non chiudere le scuole, ma pensate che se ci sono dei positivi la mamma manda a scuola il figlio? A me sembrerebbe giusto usare un mese per ampliare la vaccinazione per i bimbi piccoli e riaprire le scuole in sicurezza. Oggi l’apertura è prevista il 10 gennaio, credo valga la pena di riflettere, sapendo che la tutela della salute è un tema prioritario dei bimbi”. 

“Ragazzi, guardate la realtà e ragionate”

Il presidente della Campania si rivolge poi ai giovani dicendo: “Ragazzi, comprendo che c’è un tema di depressione, ma serve guardare la realtà senza cadere in depressione, fare l’uso della ragione per combattere. Ora sappiamo che non abbiamo un vaccino che basta, serve la seconda e la terza dose perché lo scudo rispetto al Covid diventa inesistente dopo sei mesi. Quindi serve pazienza per governare questa situazione, sapendo che avremo tra uno o due mesi farmaci che ci aiutano se presi subito dopo aver contratto il virus. E poi, ricordiamoci che, se abbiamo meno non vaccinati in giro, il virus circola meno, ma ne abbiamo sette milioni in Italia che favoriscono invece il Covid. Siamo quindi chiamati ad affrontare un momento complicato, ma questa è la realtà che va affrontata guardandola negli occhi e stringendo i denti”. 

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