Cacciari: “Regna un pensiero unico che mette al bando il dubbio. Per questo fondo un gruppo di controinformazione"
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Cacciari: “Regna un pensiero unico che mette al bando il dubbio. Per questo fondo un gruppo di controinformazione"

Il filosofo: Raccoglieremo tutte le testimonianze critiche provenienti da tutto il mondo e vedremo di tentare di aggiungere informazioni ai dati limitati che ci sono stati forniti fino a oggi”.

Cacciari: “Regna un pensiero unico che mette al bando il dubbio. Per questo fondo un gruppo di controinformazione"
Massimo Cacciari
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3 Dicembre 2021 - 10.47


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Lui è una figura che si è sempre espressa in maniera logica e sensata: ogni volta che parla i suoi ragionamenti sono coerenti per quanto, ultimamente, strizzino l’occhio ai no Pass.

Massimo Cacciari ha deciso insieme a scienziati e giuristi di organizzare una risposta alla narrazione mainstream in materia di Covid.

In un’intervista alla Verità, il filosofo ha affermato che “regna un pensiero unico, che non ammette neanche l’esercizio del dubbio. Ha dell’incredibile, me ne rendo conto, ma ormai è un atteggiamento molto diffuso, che è stato assunto dalla gran parte dei media, delle tv e dei giornali”.

Cacciari ha ritenuto che “se continuiamo a ripetere che il vaccino è l’unico rimedio, o quello o niente, vorrà dire che continueremo a vaccinarci tutti più volte, magari ogni cinque o sei mesi”. Ma questo “rende permanente la condizione in cui stiamo vivendo. Se andremo avanti così – dice il filosofo – vivremo per tutta la vita in uno stato di eccezione, almeno finché ci sarà anche solo un ricoverato in terapia intensiva per Covid”.

Leggi anche:  Cacciari: "Non ha senso parlare di fascismo e antifascismo, è solo propaganda di destra e sinistra. Ma la Resistenza..."

La reazione a tutto questo è la fondazione di “un gruppo di controinformazione srio. Raccoglieremo tutte le testimonianze critiche provenienti da tutto il mondo e vedremo di tentare di aggiungere informazioni ai dati limitati che ci sono stati forniti fino a oggi”.

In prima fila “non ci saranno filosofi” che invece andranno a costituire la Commissione dubbio e precauzione, “ma ci saranno scienziati, medici, giuristi”.

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