Arrivano altri cortei no green pass: a Roma in piazza Montesano e l'ex grillina Cunial
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Arrivano altri cortei no green pass: a Roma in piazza Montesano e l'ex grillina Cunial

Nella capitale Due le manifestazioni autorizzate, entrambe nella zona del Circo Massimo. In piazza gli attivisti "Liberi cittadini", lo stesso del quale fa parte Pamela Testa, arrestata dopo gli scontri del 9 ottobre

Manifestazione no green pass
Manifestazione no green pass
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23 Ottobre 2021 - 11.15


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Una minoranza rumorosa. Molto rumorosa perché dentro di loro albergano le peggiori pulsioni fanatiche dei no-vax.
Ma si tratta di una minoranza che ortacola la marcia degli italiani verso la ripresa e la marginalizzazione del virus. Per questo bisognerebbe essere fermi.

Tornano le manifestazioni contro il Green pass nell’ultimo sabato prima del vertice dei capi di Stato e di governo del G20 del 30 e 31 ottobre a Roma. Proprio la Capitale, dopo le tensioni in piazza e l’assalto alla Cgil, è ancora una volta al centro delle proteste. Due le manifestazioni autorizzate, entrambe nella zona del Circo Massimo. A Trieste sono invece stati emessi 12 fogli di via per il corteo indetto e poi annullato.

A scendere in piazza sabato sono gli attivisti del movimento “Liberi cittadini”, lo stesso del quale fa parte Pamela Testa, arrestata dopo gli scontri del 9 ottobre. Nell’altra manifestazione è prevista la partecipazione, tra gli altri, dell’attore Enrico Montesano e dell’ex grillina Sara Cunial. Due appuntamenti, ripetono dalla Questura, sui quali non sembrano esserci particolari timori e ai quali dovrebbero partecipare un migliaio di persone.

Dopo i disordini di due settimane fa, con un’evidente sottovalutazione dei numeri in piazza e un dispositivo di prevenzione che non ha funzionato, la presenza delle forze dell’ordine sarà massiccia. A Trieste, divenuto il centro delle proteste contro il certificato, si è sciolto anche il presidio in piazza Unità d’Italia. “Ci dispiace che la scintilla che avevamo contribuito a creare sia sotto pesante soffocamento”, dice il Coordinamento No Green pass, uno degli organismi che assieme al Coordinamento 15 ottobre e al movimento 3V si contende la leadership della piazza No pass, annunciando che non finisce qui: “La lotta sarà ancora dura”.
Messaggi ripetuti ad oltranza anche sulle decine di chat Telegram sulle quali viaggia la protesta e dove si cominciano a moltiplicare gli appelli ad andare a Roma sabato, per far sentire la voce dei “cittadini liberi”. Questi inviti preoccupano gli apparati di sicurezza e intelligence, anche se al momento non ci sono indicazioni di possibili arrivi di manifestanti dall’estero, perché potrebbe essere l’occasione perfetta per chi vuole infiltrarsi in una piazza piena con l’obiettivo di alzare la tensione e acquisire visibilità.

Area G20 zona rossa

 Da settimane si lavora dunque al dispositivo di sicurezza per il vertice. Il primo punto fermo è che l’intera area del G20 sarà zona rossa: la Nuvola e il Centro congressi all’Eur saranno blindati e si accederà solo con un badge identificativo. Vietata anche la circolazione di qualsiasi mezzo privato e sorveglianza dall’alto di tutto lo spazio aereo della capitale con il sistema anti droni della Difesa. A garantire la sicurezza del vertice saranno circa 2mila uomini tra i quali anche artificieri, tiratori scelti, personale delle scorte, delle unità cinofile e dei reparti prevenzione crimine, oltre ovviamente agli uomini dei reparti di ordine pubblico. La sicurezza dovrà anche tener conto degli spostamenti in città delle delegazioni dalla sede del vertice alle rispettive ambasciate e al quale si aggiungeranno circa 500 militari che andranno ad implementare il contingente di Strade sicure e la vigilanza degli obiettivi sensibili.

L’altro punto cruciale, lo ha detto chiaramente il ministro Lamorgese in Parlamento ammettendo gli errori fatti, è che non dovrà esserci un bis del 9 ottobre: “Il deficit di sicurezza non deve più ripetersi”.

A queste misure se ne aggiungerà un’altra: non saranno consentite manifestazioni nel centro della città. “Non si può in alcun modo abbassare la guardia”, ha ricordato la titolare del Viminale ribadendo la linea delle forze di polizia: garantire l’equilibrio tra il diritto ad esprimere il proprio dissenso e quello di tutelare i diritti di tutti gli altri e garantire la sicurezza. 

 

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