Papa Francesco: "Per un cristiano la proprietà privata non può essere un diritto intoccabile"
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Papa Francesco: "Per un cristiano la proprietà privata non può essere un diritto intoccabile"

"Il diritto alla proprietà" ha continuato il Papa, "è un diritto naturale secondario. Non vi è giustizia sociale in grado di affrontare l'iniquità che presupponga la concentrazione della ricchezza".

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30 Novembre 2020 - 21.15


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Lo aveva già scritto nella sua enciclica Fratelli Tutti, ofra lo ribadisce in un messaggio per l’apertura dei lavori della Conferenza Internazionale dei giudici membri dei Comitati per i diritti sociali di Africa e America: Papa Francesco afferma che non è vero che la proprietèà privata è un diritto primario ed inviolabile. 
“Costruiamo la giustizia sociale sulla base del fatto che la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto ed intoccabile il diritto alla proprietà privata e ha sottolineato sempre la funzione sociale di qualsiasi sua forma”. 
“Il diritto alla proprietà” ha continuato il Papa, “è un diritto naturale secondario derivato dal diritti di cui tutti sono titolari, scaturito dai beni creati. Non vi è giustizia sociale in grado di affrontare l’iniquità che presupponga la concentrazione della ricchezza”.
“Bisogna essere un popolo senza pretendere di essere un’élite illuminata, ma un popolo, che sia costante e instancabile nel lavoro di includere e integrare. Ci siamo abituati a passare, a ignorare situazioni finché non ci colpiscono direttamente. L’impegno incondizionato si fa invece carico del dolore dell’altro senza scivolare in una cultura dell’indifferenza”. 
“Solidarietà nella lotta alle cause strutturali della povertà, disuguaglianza, mancanza di lavoro, di terra e di case”. “Lottare, insomma, contro chi nega i diritti sociali e sindacali. Combattere contro quella cultura che porta ad usare gli altri, a rendere schiavi gli altri, e finisce per togliere la dignità agli altri”. Fare giustizia significa “restituire”, “non dare le nostre cose, né quelle di terzi, ma noi restituiamo ciò che è loro. Abbiamo perso molte volte questa idea di restituire ciò che gli appartiene”, ha concluso il Papa.

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