Covid, il consigliere della Sardegna confessa a Report: "Discoteche aperte dietro pressioni degli imprenditori"
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Covid, il consigliere della Sardegna confessa a Report: "Discoteche aperte dietro pressioni degli imprenditori"

Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia del Consiglio Regionale della Sardegna: "Hanno cominciato a chiamarci gli imprenditori, a me e agli altri capigruppo. Mi dicevano Angelo aiutaci, siamo nella merda". 

Angelo Cocciu
Angelo Cocciu
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9 Novembre 2020 - 21.21


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Come è possibile che le discoteche della Sardegna (e non solo) abbiano riaperto quest’estate? Il grande scandalo dell’estate della negazione del virus è al centro della puntata di Report di stasera, dove viene intervistato Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia del Consiglio Regionale della Sardegna, vicino al Presidente Solinas. E Cocciu parla: 
“Hanno cominciato a chiamarci gli imprenditori, a me e agli altri capigruppo. Mi dicevano Angelo aiutaci, siamo nella merda”. 
Perché erano nella merda? Per il fatto che le serate dell’estate delle discoteche in Sardegna era scandita da contratti di migliaia di euro con dj e artisti di fama internazionale. Uno su tutti Sven Vath, che avrebbe dovuto suonare al Phi Beach l’11 agosto. Se però la discoteca fosse stata chiusa, i proprietari del Phi Beach avrebbero dovuto pagare penali astronomiche. 
E quindi bisognava aprire. E pazienza per il Covid, tanto è estate, il virus gira poco e Zangrillo dice che è clinicamente morto. Apriamo, solo per quei pochi giorni. “Non di più” spiega Cocciu, “altrimenti avremmo ucciso la Sardegna”. In che senso? “A quel punto i contagi stavano salendo parecchio, non potevamo stare aperti certo fino al 31. Questo lo sapevamo benissimo”. Ma hanno giocato alla roulette con la salute dei cittadini. E hanno perso. 

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