Ragazzi positivi dopo una vacanza a Malta: ondata di panico ad Avezzano
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Ragazzi positivi dopo una vacanza a Malta: ondata di panico ad Avezzano

Secondo l'ordinanza della Regione Abruzzo, i viaggiatori che arrivano da Malta, Spagna, Grecia e Croazia sono obbligati a registrarsi sulla piattaforma regionale in modo da eseguire il tamponi.

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15 Agosto 2020 - 09.11


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Tanti se ne fregano ma poi quando si scopre che il contagiato era accanto a loro scoppia il panico.
Così, ad esempio, i 550 che si sono sottoposti a test dopo un positivo in una discoteca di Pietrasanta e così è accaduto in Abruzzo: sono di Avezzano i due ragazzi, uno di 18 e l’altro di 19, che, partiti la settimana scorsa per Malta per tornare nel capoluogo marsicano nei giorni scorsi, sono risultati positivi al coronavirus.
Quando si è sparsa la notizia dei ragazzi contagiati si è scatenata la psicosi tra molti avezzanesi.
 La Asl ricorda però di continuare a seguire i soliti protocolli degli scorsi mesi come quello di contattare il medico di famiglia se si ha un po’ di febbre, descrivendogli i sintomi. Solo dopo aver ascoltato il parere del medico e con la sua autorizzazione ci si potrà recare al pronto soccorso, sempre con le dovute precauzioni.
Malta è tra i quattro paesi considerati a rischio dal ministero della salute, assieme a Spagna, Grecia e Croazia: secondo l’ordinanza della Regione Abruzzo, i viaggiatori che arrivano in Abruzzo da questi paesi sono obbligati a registrarsi sull’apposita piattaforma regionale in modo da eseguire il tamponi.
L’unità di crisi della Regione fa sapere che i due ragazzi di rientro da Malta risultati positivi al tampone per il Covid stanno bene anche se un po’ agitati. Secondo indiscrezioni, tutte da confermare, almeno uno di loro infatti sarebbe stato fatto partire già con i sintomi del virus: secondo quanto ricostruito dai medici della Asl, già dalla scorsa settimana uno dei ragazzi avrebbe presentato evidenti sintomi di raucedine anche se non aveva febbre, e per questo motivo a Malta in aeroporto è stato fatto comunque partire. Però poi la raucedine si è trasformata in febbre e così è arrivata la diagnosi: Covid.
Comunque adesso nella lotta al Coronavirus, cresce l’attenzione nei confronti dei più giovani. Secondo un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, l’età media dei positivi si è abbassata a 38 anni negli ultimi 30 giorni, contro l’over 65 di inizio pandemia. Il dato più preoccupante arriva dalla fascia 20-29 anni, che nell’ultima settimana è passata da 300 a 400 nuovi casi. Il motivo principale resta l’importazione dall’estero, con i ragazzi di rientro dalle vacanze, ma anche i luoghi di aggregazioni che non rispettano le norme anti-contagio. Nelle ultime ore, diversi giovani sono stati trovati positivi al virus in Abruzzo dopo un soggiorno a Malta o Ibiza.

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