Salvini contestato deve rinunciare al comizietto xenofobo a Mondragone
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Salvini contestato deve rinunciare al comizietto xenofobo a Mondragone

Gli attivisti del comitato Mondragone non si Lega si sono radunati a 200 metri di distanza dai Palazzi Cirio di Mondragone (Caserta) dove è andato il leader della Lega

Proteste contro Salvini a Mondragone
Proteste contro Salvini a Mondragone
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29 Giugno 2020 - 15.37


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Alla fine niente passerella: la contestazione è stata forte e il capo della Lega ha dovuto rinunciare al comizietto propagandistico dal sapore razzista, visto che il problema non sono i focolai (ce ne sono una decina in Italia) ma solo un focolaio con la presenza di stranieri.
A maggior ragione se quegli stranieri sono bulgari e, per semplificazione, definiti rom. Un po’ come quando definiscono gli italiani all’estero mafiosi.
Lo xenofobo padano l’ha presa male: “Volevo parlare con le persone perbene che sono tante e non meritavano quei quattro delinquenti che evidentemente preferiscono l’illegalità e la camorra”. 
E’ quanto ha dichiarato Matteo Salvini dopo il comizio di Mondragone interrotto a causa dei tafferugli tra polizia e manifestanti.  “Mi spiace che in una città civile ci siano teppisti che arrivano da Napoli e con la violenza cercano di impedire la soluzione dei problemi”, ha aggiunto.

La protesta

Gli attivisti del comitato Mondragone non si Lega si sono radunati a 200 metri di distanza dai Palazzi Cirio di Mondragone (Caserta) dove è andato il leader della Lega Matteo Salvini. Gli attivisti alle 18 raggiungeranno la rotonda vicina alla zona rossa per un sit-in di protesta contro Salvini. “Arriva un personaggio che non conosce il territorio e non sa nulla di questo luogo – ha spiegato Andrea Capuano, attivista del comitato – qui ha solo luogotenenti di basso livello. Cosa viene a fare qui? Pretende di risolvere problemi dannosi e secolari venendo qui?”.

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Carica della polizia

Momenti di tensione a Mondragone (Caserta) dove a breve è atteso il segretario della Lega, Matteo Salvini, che parlerà nei pressi dei palazzi ex Cirio, area dichiarata zona rossa dopo lo scoppio di un focolaio di Covid-19. Le forze dell’ordine hanno allontanato con una carica di alleggerimento un gruppo di oppositori del leader del Carroccio.

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