Gli inquirenti scoprono il "call center" della cocaina, c'è di mezzo anche il presunto killer di Luca Sacchi
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Gli inquirenti scoprono il "call center" della cocaina, c'è di mezzo anche il presunto killer di Luca Sacchi

Arrivavano le ordinazioni e la droga veniva consegnata direttamente a domicilio. Sette arresti, spunta il nome di Paolo Pirino, già in carcere con l'accusa di omicidio

Paolo Pirino
Paolo Pirino
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18 Giugno 2020 - 07.11


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Un vero e proprio call center della droga dove arrivavano le ordinazioni di cocaina che poi veniva consegnata direttamente al domicilio indicato dai clienti.

L’aveva messo su un’organizzazione criminale che operava a San Basilio, quartiere periferico di Roma, e di cui faceva parte anche Paolo Pirino, il giovane già in carcere accusato in concorso con l’amico Valerio del Grosso di essere l’autore materiale dell’omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa davanti ad un pub lo scorso 23 ottobre.

Sette sono complessivamente le misure cautelari emesse dal Gip nei confronti di altrettanti soggetti al termine di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Dda di Roma.

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