Salvini la vittima non si accontenta dell'impunità: "Dovrebbe intervenire Mattarella"
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Salvini la vittima non si accontenta dell'impunità: "Dovrebbe intervenire Mattarella"

Così dopo aver vinto il primo round del processo Open Arms Capitan Nutella rilancia e chiede l'intervento del presidente della Repubblica .

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26 Maggio 2020 - 20.43


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La vittima, il ruolo che gli viene meglio dopo il bevitore, l’assaggiatore di cibi e il cacciatore politico degli stranieri, meglio se africani e musulmani.

Così dopo aver vinto il primo round del processo Open Arms Capitan Nutella rilancia.

Secondo Matteo Salvini il presidente della Repubblica dovrebbe intervenire in merito al caso Palamara: “Penso di sì – ha detto il leader della Lega a Fuori dal Coro su Rete4 – perché ne va dell’immagine dell’intera magistratura italiana e dell’intero sistema giustizia. Togliamo Salvini dallo schermo: quanti hanno a che fare con i tribunali per un’occupazione abusiva di una casa, per un divorzio finito male, per una truffa alla propria azienda? Con che serenità uno entra domani in tribunale sapendo che chiunque può essere giudicato non in base al codice, ma in base all’umore e alla simpatia, all’antipatia o all’idea politica? Qual è l’impresa straniera che viene a ricostruire in Italia dopo il Covid sapendo che se becchi il giudice sbagliato nel tribunale sbagliato, non sai cosa ti succede?”.

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“Sono due visioni del mondo diverse – ha proseguito – perché Pd e M5s arresterebbero anche chi sta passeggiando in questo momento fuori dagli studi di Cologno Monzese. Il Pd pur di rimanere al potere cambia idea ogni quarto d’ora, io invece do fiducia agli italiani”.

“Mi sembra chiaro – ha osservato Salvini – che se ad essere attaccato e insultato fosse stato un politico di sinistra avremmo avuto speciali in edicola, il Tg1 a reti unificate, il Corriere, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano. Invece danno della merda a Salvini e quindi ci sono solo La Verità, Libero, Il Giornale, Giordano, Del Debbio, i sovranisti, i complottisti. Io ricordo che fortunatamente ci sono magistrati – e lo abbiamo ricordato pochi giorni fa – come Falcone, Borsellino, Rosario Livatino: c’è gente che per la lotta alla mafia, alla camorra e al `ndrangheta ci ha rimesso la vita. Una riforma della giustizia serve a tutti, a magistrati, giudici, avvocati e cittadini. Se a fare la riforma della giustizia deve essere il signor Bonafede, durante il cui mandato negli ultimi mesi ci sono state rivolte in decine di carceri, morti, feriti ed evasi 500 mafiosi, è chiaro ed evidente che gli italiani dovranno aspettare il prossimo Governo e il prossimo ministro per avere una riforma della giustizia, che non riguarda i politici ma i cittadini. Se adesso i processi sono rinviati al 2023-2024, chi è stato truffato e ha ragione, chi è stato rapinato e ha ragione, chi ha la casa occupata e non la può dare al figlio e ha ragione, non può aspettare tre anni. È fondamentale per tutti i cittadini italiani la riforma della giustizia”.

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