I medici di Emergency che hanno affrontato Ebola in aiuto agli ospedali di Bergamo e Brescia
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I medici di Emergency che hanno affrontato Ebola in aiuto agli ospedali di Bergamo e Brescia

Compito delle unità di medici della Ong di Gino Strada sarà quello di educare il personale degli ospedali alle tecniche di contenimento dell'infezione

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23 Marzo 2020 - 15.58


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Dieci medici e sanitari di Emergeny inizieranno a operare nell’ospedale da campo di Bergamo e a fornire supporto didattico e logistico ai medici dell’ospedale di Brescia con altre 4 unità. Inoltre, Emergency ha già firmato un accordo con il comune di Milano per l’assistenza ai senzatetto e il Pirellone ha anche chiesto uno studio di fattibilità per la creazione un altro centro di emergenza, un ospedale da campo nella stessa zona. Infine, l’accordo prevede che i medici specializzati di Emergency “insegnino” ai colleghi le tecniche di contenimento del contagio maturate durante le epidemie in Sierra Leone nel 2014 e  durante l’epidemia di Ebola del 2015.

Michele Usuelli, consigliere regionale di +Europa e medico chirurgo, spiega così il motivo per il quale Medici Senza Frontiere ed Emergency possono adeguatamente assolvere a tali compiti: “Le strutture sanitarie, salvo lodevoli eccezioni, non sono attrezzate per il controllo ed il contenimento delle malattie infettive in ambito ospedaliero, così come non sono preparati i medici, i quali da generazioni non hanno visto un’epidemia come l’attuale. Una delle ragioni per l’iniziale esplosione di COVID-19 in Lombardia ed in altre regioni è stato il contagio comunitario, in particolare negli ospedali. In quelle condizioni, la velocità di raddoppio del virus cresce fortemente. All’interno degli ospedali si mantiene una rapida cinetica di infezione ad alta carica virale che coinvolge e decima il personale sanitario ed i pazienti già ricoverati, aggravando la crisi epidemica. Ad oggi in Lombardia su 100 positivi, 12 sono personale sanitario. Per questo vi è un urgente bisogno di un cambio di mentalità, che coinvolga e tuteli principalmente il personale sanitario e le strutture ospedaliere”.

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Ciò che Emergency dovrà diffondere è il dogma della cosiddetta ‘compartimentazione’ delle strutture ospedaliere: ogni reparto dovrà essere pensato e gestito come una struttura a sé stante, in modo totalmente indipendente dagli altri, con gli operatori che non hanno contatti con chi lavora in un differente reparto.

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