Linea Libera: il numero dell'associazione contro le mafie per segnalazioni e denunce
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Linea Libera: il numero dell'associazione contro le mafie per segnalazioni e denunce

Si rivolge alle vittime di fatti corruttivi, usura ed estorsione e ai testimoni che vogliono denunciare reati di origine mafiosa

Manifestazione Libera
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29 Giugno 2018 - 11.02


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Non lasciare solo chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive. E’ l’obiettivo di Linea Libera, il numero verde 800 582727 riservato dall’associazione contro le mafie fondata e presieduta da don Luigi Ciotti a chi assiste a condotte corruttive o di stampo mafioso e intenda segnalarli o denunciarli. Il numero è operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 19.
Il servizio si rivolge in particolar modo a potenziali whistleblower che abbiano assistito a opacità sul luogo di lavoro e si trovano in una situazione di dilemma etico, non sapendo come procedere, oppure hanno subito ritorsioni proprio per aver segnalato. Ma si rivolge anche alle vittime di fatti corruttivi, di usura ed estorsione e ai testimoni che vogliono denunciare un reato di origine mafiosa subito o visto e che credono di subire sulla propria vita gli effetti di scelte corruttive.
“Nonostante gli arresti e le condanne – ha detto Enza Rando, vicepresidente nazionale Libera – le mafie sono in buona, in certi casi ottima, salute. E’ cambiato in generale il metodo: poco sangue e tanta corruzione. Il metodo collusivo e corruttivo ha progressivamente sostituito la violenza, le azioni di fuoco, gli omicidi: è sempre più difficile distinguere tra crimine organizzato, crimine politico e crimine economico”.
“La corruzione – ha aggiunto la vicepresidente di Libera – non solo infrange le regole stabilite a tutela del bene pubblico, ma sfascia l’economia, disgrega i legami sociali, rischia di fare a pezzi la nostra stessa democrazia. Perché spezza il legame di fiducia fra i cittadini e le istituzioni”.
Da superare inoltre la solitudine che spesso circonda chi denuncia. “Oggi esiste un importante bisogno: chi vuole dire ‘no’ a corruzione e mafie – ha sottolineato Rando – spesso si trova solo nella sua scelta e isolato dal contesto in cui vive o lavora. Si rischia solitudine nel segnalare episodi opachi, denunciare infiltrazione di clan o far emergere il malaffare a cui si assiste sul luogo di lavoro e spesso non si sa neanche come farlo e a chi rivolgersi. O non si trovano appigli per farsi forza e venire fuori da una realtà familiare mafiosa. Oppure si viene strozzati da estorsioni e usura e non si riesce a trovare una via di uscita. Con Linea Libera vogliamo colmare questo vuoto”.

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