Piogge e temporali: allerta arancione nelle zone terremotate di Amatrice e Arquata
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Piogge e temporali: allerta arancione nelle zone terremotate di Amatrice e Arquata

Nelle tende ci sono ancora 3.500 persone che stanno nuovamente affrontando condizioni difficili

Il terremoto di Amatrice
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16 Settembre 2016 - 11.41


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Tutta la nostra solidarietà per le sofferenze di chi è ancora rimasto nelle tende e le difficoltà per vigili del fuoco, militari, protezione civile e chiunque stia lavorando per gestire il post-sisma: nella zona di Amatrice-Arquata del Tronto è allerta arancione, con precipitazioni abbondanti che stanno investendo i territori colpiti dal terremoto”.
 Lo ha detto a Voci del Mattino, Radio1 Rai, il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio. ”Gli assistiti nelle tende sono ancora più di tremilacinquecento e ovviamente le condizioni meteorologiche aggravano i disagi di chi ha subito un evento così grave. Noi stiamo spingendo la gente ad abbandonare le tende per usufruire delle altre strutture disponibili ma ovviamente dobbiamo rispettare la volontà delle persone e il loro radicamento al territorio. Il tutto in attesa della costruzione delle casette, che ovviamente darà luogo a una situazione più semplice”.
Curcio ha parlato anche della legge delega sulla Protezione Civile che è all’esame del Parlamento. ”La norma attuale è del 1992 e quindi, pur essendo per molti versi ancora attuale, occorre un adeguamento alle trasformazioni che ha subito la società, a partire dalle riforme istituzionali legate alla ‘devoluzione’. La legge delega – ha spiegato – non ha l’intenzione di stravolgere il concetto di Protezione civile che, cosi com’è, si presenta flessibile e capace di rispondere efficacemente alle emergenze. Occorre però riallinearla al cambiamento della società e alla modifica di alcune norme”.
“Basti pensare ai cambiamenti di ruolo e di competenze delle Province – ha proseguito – alle modifiche che sono sopraggiunte in alcune strutture operative quali le forze armate e i Vigili del Fuoco, al cambiamento del mondo del volontariato. Quindi, la legge delega ha l’obiettivo di conciliare gli strumenti giuridico-normativi con le esigenze del Paese, per consentirci di essere una struttura sempre più pronta, attagliata ai bisogni e alle esigenze del cittadino. E con un’attenzione particolare alla prevenzione, elemento sul quale insistiamo da tempo”.
La prevenzione – ha chiarito Curcio – è un tema che viene evocato molto durante le emergenze ma in realtà dovrebbe essere curato soprattutto quando le emergenze non sono in atto. Perché l’emergenza, di fatto, è la raccolta di quello che noi facciamo in termini di prevenzione. C’è bisogno – ha osservato il capo della Protezione Civile – di un programma di interventi coordinati e intensi sulla prevenzione. E’ l’aspetto più importante e il sistema della protezione civile ci sta lavorando da anni. Dobbiamo investire in prevenzione, sia strutturale, come quella relativa a gravi eventi naturali, sia non strutturale, incrementando l’opera di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sui reali rischi del Paese.”

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