Giallo sulla morte in discoteca di un ragazzo nel Salento
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Giallo sulla morte in discoteca di un ragazzo nel Salento

Dopo una serata in discoteca in Salento, Lorenzo Toma, 19 anni, residente a Lecce, ha avuto un malore dopo aver bevuto da una bottiglia. Aperte le indagini.

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10 Agosto 2015 - 09.22


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Ha dato pochi sorsi
a una bevanda contenuta in una bottiglietta mentre ballava
vicino alla consolle e poi all’improvviso il malore che di lì a poco
risulterà fatale. E’ morto così Lorenzo Toma, 19 anni non ancora
compiuti, leccese fresco di maturità. E’ morto in una delle
discoteche più gettonate del Salento, il ‘Guendalina’ di Santa
Cesarea Terme, ritrovo durante l’estate di migliaia di
giovanissimi.
Lo studente era arrivato in compagnia di tre amici per
trascorrere il sabato sera in una serata-evento denominata
‘Techno Experience’.

La telefonata di richiesta di soccorso è
arrivata alla centrale del 118 alle 6.40, quando la ‘serata’ è
ancora in pieno svolgimento. Al telefono si fa riferimento ad un
giovane in preda ad un malore ma vigile. L’ambulanza partita da
Poggiardo (Lecce) arriva dopo 10 minuti. Poco dopo una seconda
telefonata segnala che il ragazzo è in arresto cardiaco. Questa
volta da Scorrano (Lecce) parte un mezzo con medico a bordo che
arriva sul posto verso le 7, minuto più minuto meno. Il giovane
viene trovato riverso per terra all’interno del locale e si
sposta il corpo nella piazzola esterna dove i sanitari cercano
in ogni modo di rianimarlo. Le manovre praticate durano oltre
un’ora fino a quando, alle 8, arriva il decesso per arresto
cardiocircolatorio.

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Ai soccorritori la ragazza che era con lui dirà di averlo
visto crollare per terra pochi istanti dopo aver bevuto una
bevanda. Versione confermata anche ai carabinieri che poche ore
prima, nell’ennesimo servizio antidroga, avevano arrestato
all’interno della discoteca due pusher: un giovane di 21 anni
della provincia di Bari, con precedenti specifici, sorpreso in
flagrante mentre spacciava e trovato in possesso di cinque
involucri contenenti stupefacente 2,5 grammi di ‘mdma’,
comunemente chiamata ecstasy, cinque involucri contenenti 1,5
grammi di cocaina e una decina di grammi di hascisc, e un 24enne
della provincia di Brindisi, bloccato mentre cedeva cocaina ad
un giovane, anche lui in possesso di una dose di ‘coca’ e una
dose di ecstasy. Per gli inquirenti al momento gli arresti e la
tragedia di Lorenzo non sarebbero in relazione.


Il magistrato inquirente Stefania Mininni, della Procura di
Lecce, ha disposto l’esame autoptico, fondamentale per capire le
cause della morte del giovane studente: se cioè questa sia stata
provocata dall’ingestione di qualche sostanza stupefacente
oppure sia dovuta a cause naturali quanto impreviste e se in
qualche modo possa aver contribuito un piccolo problema cardiaco
di cui sembra il giovane soffrisse, senza comunque particolari
impedimenti, sin da piccolo. Tra pochi giorni Lorenzo sarebbe
dovuto partire col padre Vincenzo per un viaggio in Spagna; un
premio per la maturità appena conseguita allo Scientifico.
Questa sera la discoteca resterà chiusa. In cartellone non erano
previste serate. La prossima è fissata per il 12 agosto con il
Cocoricò night, in gemellaggio con la nota discoteca di
Riccione.

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La reazione del sindaco




Il Codacons chiede “un giro di vite sui locali”. In serata si riaccende la polemica sulla sicurezza dei locali notturni. Il Codacons chiede “un giro di vite sui locali” mentre l’onorevole Nuccio Altieri (Conservatori e Riformisti) chiede al Ministero dell’Interno di attivare controlli in tutta Italia con cani antidroga all’ingresso delle discoteche. E’ necessario “implementare gli sforzi tesi a prevenire e reprimere qualsiasi condizione potenzialmente pericolosa per i soggetti che frequentano le discoteche”, rincara il segretario del Silp Cgil Daniele Tissone.

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