Suicidio al Pagliarelli di Palermo: stava collaborando contro Cosa nostra
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Suicidio al Pagliarelli di Palermo: stava collaborando contro Cosa nostra

Ancora un caso di suicidio al Pagliarelli di Palermo. Aveva 26 anni, il giovane carcerato. E' stato trovato impiccato nella sua cella con un lenzuolo.

Suicidio al Pagliarelli di Palermo: stava collaborando contro Cosa nostra
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29 Gennaio 2015 - 18.27


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Un detenuto di 26 anni, di nome Ciro Carrello, è stato trovato impiccato nella sua cella con un lenzuolo, il giovane era in carcere per rapina e da poche settimane aveva cominciato a collaborare con i magistrati rivelando i nomi dei componenti di una banda di rapinatori al servizio di cosa nostra. Il 26 dicembre scorso, si era tolto la vita Massimiliano Alessandri, che aveva 44 anni e due figli. Lavorava a Palermo come giardiniere ed era un appellante dopo una condanna in primo grado di otto anni.

Ciro Carrello era in isolamento. Era residente a Bagheria ed è stato arrestato a novembre nell’ambito di una inchiesta sui favoreggiatori del boss Matteo Messina Denaro.

I magistrati stanno indagando per capire se si sia trattato di un suicidio o se qualcuno abbia voluto eliminarlo.

Era nipote del pentito Benito Morsicato, ex affiliato del clan di Bagheria, Carrello avrebbe lasciato in cella un bigliettino, che ora è all’esame degli inquirenti. I magistrati hanno disposto l’autopsia sul corpo del detenuto

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